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"Zingaro", parola razzista. Salvini oscurato

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Facebook blocca per 24 ore la pagina del segretario leghista. Che replica: "Assurdo" LEGGI ANCHE Ma quell'"espresisone" piace a cantanti e calciatori

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Ancora polemiche su Matteo Salvini, autore mercoledì di una nuova offensiva contro i campi rom. Il segretario della Lega aveva dato «l'avviso di sfratto» agli «zingari»: «Gil do sei mesi di tempo: o comprano o affittano una casa come tutti gli altri». Un modo per far capire ai rom che la pacchia è finita e che è arrivato il tempo di diventare cittadini normali. Ma quella parola, «zingari», non è piaciuta a Facebook, che ha deciso di bloccare per ventiquattro ore il profilo del leader del Carroccio. Salvini reagisce tacciando di «ipocrisia» le polemiche su di lui e ribadisce che «zingari» è una parola «che usava mia nonna». Su Twitter il segretari leghista linka un video di youtube con Iva Zanicchi che canta «Zingara», e aggiunge: «Assurdo! Bloccheranno anche questa?». E ribadisce: «Se una dichiarazione di banale buonsenso, che è condivisa dal 99% della gente normale, diventa argomento di dibattito c'è qualcosa che non va. Ripeto, bisogna sgomberare i campi rom, raderli al suolo, abbattere tutte le costruzioni abusive e concedere ai rom tutti i diritti e i doveri degli altri cittadini. Se questo, come dice la Boldrini, è razzista, allora usiamo il dizionario dei sinonimi e contrari e diciamo sistemare, regolarizzare, usate voi il verbo che preferite». Davide Casadio, presidente della Federazione Rom e Sinti, però attacca: «Non escludo assolutamente un nuovo olocausto per Rom e Sinti, se in Europa dovessero andare al potere persone di estrema destra come Salvini. Il virus del razzismo sta alimentando discriminazioni fomentate da personaggi come Salvini, che stanno facendo politica come accadde negli anni Trenta. Solo che oggi dicono che lo fanno per la legalità». Ma Salvini non molla e rilancia: «C'è ipocrisia e c'è gente che ci guadagna sulla pelle di queste gente. Io ho detto quello che pensa il 95% degli italiani e degli immigrati per bene, penso di condividere l'idea di tanti parroci di periferia, non di qualche arcivescovone. Nel 2015 ci vogliono diritti e doveri uguali per tutti. Vanno difesi tanti bambini che vengono sfruttati per mendicare, rubare ed essere ridotti in schiavitù. Senza i campi, i rom cercherebbero casa come gli altri italiani, mentre chi non è cittadino italiano torna nel suo paese». Salvini poi dice di non accettare «lezioni di generosità dalla Boldrini o dai vescovoni di turno. Si sta scherzando col fuoco, si sta esagerando, gli italiani si stanno arrabbiando». Il segretario leghista esprime «tristezza» per le parole espresse dai vescovi contro di lui e replica: «Da un vescovo mi aspetto di essere indirizzato non insultato. Ma io sono abituato a parlare cduramente la presidente della camera Laura Boldrini.

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