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Mezza giunta Marino sotto inchiesta

Il vicesindaco nei guai per resistenza a pubblico ufficiale: chiesti 2 anni di condanna

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Da Mafia Capitale ad Affittopoli, cresce di settimana in settimana il gruppo degli indagati a vario titolo fra gli esponenti della Giunta capitolina guidata da Ignazio Marino e, più in generale, della maggioranza di centrosinistra. Con l'indagine a carico dell'assessore al Patrimonio, Alessandra Cattoi, salgono infatti a 4 gli assessori finiti sotto i riflettori della Procura di Roma: il vicesindaco Luigi Nieri, l'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli e l'ex delegato alle Politiche Abitative, Daniele Ozzimo. A questi vanno anche aggiunti l'ex presidente d'Aula e attuale consigliere Pd, Mirko Coratti, e il componente del Gabinetto del sindaco, Italo Walter Politano. Ma andiamo con ordine. E' di questi giorni la notizia che i magistrati di piazzale Clodio stanno indagando su Alessandra Cattoi. Al momento si sa che l'assessore al Patrimonio sarebbe accusata di aver rivelato alla stampa dettagli riservati in merito alla gara pubblica per la gestione degli immobili comunali, tutto questo prima del pronunciamento definitivo della Commissione. In corso, infatti c'erano alcuni accertamenti su «un ribasso eccessivo», come confermò la stessa Cattoi in un'intervista a Il Tempo, articolo tra l'altro finito proprio agli atti della Procura. Tra l'altro, la scorsa settimana i Carabinieri hanno fatto ben due volte irruzione in Campidoglio, sequestrando documenti legati alla delibera 88 sull'alienazione degli immobili di proprietà del Comune: potrebbero dunque esserci altri colpi di scena. C'è poi la situazione del vicesindaco Luigi Nieri, finito a processo con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. I fatti risalgono al 9 gennaio 2010 quando, durante un corteo in solidarietà ai migranti di Rosarno all'Esquilino, l'esponente di Sel (allora assessore regionale al Bilancio) si frappose fra i manifestanti e la polizia, beccandosi una denuncia a piede libero. Oggi, dopo 5 anni, la Procura chiede 2 anni di reclusione. In corso di valutazione anche la posizione di Giovanna Marinelli, che nel 2004, quando era dirigente del IV Dipartimento, avrebbe rilasciato una "licenza facile" al noto live club Circolo degli Artisti: una vicenda sollevata da Il Tempo, sulla quale si attendono sviluppi interessanti. C'è poi tutta la vicenda di Mafia Capitale, che ha sconvolto la maggioranza di centrosinistra e portato la Giunta a un passo dal commissariamento. Il caso più eclatante è quello di Daniele Ozzimo, ex assessore alla Casa, costretto a dimettersi dopo essere finito fra gli indagati nell'inchiesta che portò alla cattura, fra gli altri, di Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. In attesa degli ulteriori sviluppi sull'inchiesta, Ozzimo è tornato al suo lavoro in Atac, dove ricopre un ruolo amministrativo nell'ufficio Relazioni Istituzionali. Nella stessa inchiesta, è indagato anche Italo Walter Politano, fino a poche settimane fa direttore dell'Area Trasparenza: Politano, in quota Pd, però non ha lasciato il Campidoglio, visto che per lui si sono spalancate le porte dell'Ufficio Decentramento Amministrativo. E in Assemblea Capitolina è rimasto, seppur non da Presidente, anche Mirko Coratti, fra i sospettati di far parte del Mondo di Mezzo: nelle intercettazioni sotto la lente dei magistrati, il patron della Coop 29 Giugno, Salvatore Buzzi, si vantava di essersi «comprato» Coratti con una mazzetta da 10mila euro. E il sindaco Ignazio Marino? Per lui niente da segnalare. O meglio, niente di "grave". Pur avendone rivendicato la paternità, infatti, l'inchiesta per abuso d'ufficio sulle trascrizioni dei matrimoni gay al momento è ufficialmente senza indagati: a tutt'oggi, l'unico procedimento aperto sembra essere quello relativo ai due elefanti scappati da un circo del quartiere Talenti nel gennaio 2014.

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