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Grillo e Salvini litigano sull'uscita dall'euro

Conferenza stampa di Matteo Salvini

Il segretario della Lega: "Il referendum del MoVimento è una presa in giro". Grillo: dicono che a Roma serve un sindaco leghista, ma hanno rubato anche loro

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A chi spetta lo scettro della battaglia “no euro”? I due leader italiani più in vista, che più si sono spesi in comizi e proclami contro la moneta unica europea e sulla necessità di un'immediata fuoriuscita del Belpaese dall'eurozona, si punzecchiano a distanza. Mentre la situazione politica della Grecia torna a creare preoccupanti fibrillazioni nell'area euro, trascinando al ribasso le Borse, Beppe Grillo arriva a Palazzo Madama per presentare il referendum dei 5 Selle sull'euro. Lo precede un Matteo Salvini al veleno che da un incontro in mattinata con l'Associazione stampa estera, liquida il referendum grillino come “una perdita di tempo e una presa in giro”. Spiega il segretario della Lega che l'iniziativa 5 Stelle consiste in “un referendum consultivo che per altro la Costituzione non prevede, con tempi lunghi ed efficacia zero”. “Commissioniamo allora un sondaggio”. Quando il “megafono” del MoVimento siede in conferenza stampa al Senato, subito approfitta per rispondere al segretario leghista, per l'occasione soprannominato “Felpa nella notte”. Grillo dice che “Salvini è stato messo per oscurare noi. Non ce l'ho con lui, ma ha fatto parte dell'establishment per 8 anni, ha la moglie che è 'ricoverata' in Regione Lombardia”. E ancora più duro: “Questo maglioncino nella notte che dice cose sgradevoli su di me, io nemmeno lo conosco. Oggi dicono: 'sarebbe bello mettere a Roma un sindaco della Lega'. Hanno rubato, hanno rubato anche loro. Maroni ha finanziato con 32 milioni di euro i campi nomadi. La Lega c'era dentro. In un'intercettazione Buzzi dice che Grillo ha distrutto il Pd. Noi non siamo in questa kermesse”. Sul referendum anti-euro, il comico genovese respinge le accuse: “Non raccoglieremmo tre milioni di firme se non fosse una cosa seria. Andiamo avanti, e chi lo sa se non portiamo a casa un risultato storico. Anche una parte del Pd è a favore dell'uscita dall'euro”. Rispondendo poi a una domanda sulla convention organizzata da Federico Pizzarotti a Parma, il comico ha liquidato la questione dicendo: "Più che correnti ostili abbiamo degli spifferi". Mostra superiorità Grillo e, per il sindaco "ribelle", esclude qualsiasi ipotesi di espulsione. Sul successore di Giorgio Napolitano al Quirinale, non esclude un'intesa con le altre forze politiche: "Se viene indicata una persona né di destra né di sinistra ed è una persona perbene non c'è nessun problema, deve essere al di fuori di questo pantano".

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