Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

I marò a tutti i partiti: risolvete la tragedia

A__WEB

Strategia L'India sceglie i giudici per il processo «Niente pena di morte. Solo detenzione in Italia»

  • a
  • a
  • a

Due notizie per i nostri marò. Una negativa e una positiva. La prima: l'India prepara il tribunale per processare Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso a febbraio dell'anno scorso due pescatori nelle acque del Kerala durante un'operazione contro la pirateria. La seconda: l'Alta Corte di New Delhi ha designato il giudice Amit Bansal quale magistrato capo metropolitano responsabile del tribunale speciale che non ha nei suoi poteri la possibilità di condannare a morte un imputato (Sezione 29 del codice di procedura penale indiano). I nostri soldati, in altri termini, potranno subire una pena detentiva (non superiore a sette anni) da scontare in Italia come stabilisce il trattato firmato lo scorso anno dai due Paesi. Bansal è il magistrato capo della Patiala House Court. L'istituzione del tribunale speciale potrebbe però subire uno slittamento perché il ministero dell'Interno ha chiesto chiarimenti alla Corte Suprema e si sta consultando con il Procuratore generale. Intanto Latorre lancia un appello ai partiti: «Non ci serve sapere di chi sia stata la colpa, perché non ci porta a nulla. È inutile che le forze politiche si rimbalzino le responsabilità. Quel che vi chiediamo ora è la non divisione. Mettetevi a braccetto, unite le forze e risolvete questa tragedia. Come dicono i fucilieri: tutti insieme nessuno indietro. Siamo italiani. Dimostriamolo». Il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura, che stasera torna in Italia, è stato ricevuto ieri a New Delhi dal ministro degli Esteri indiano Salman Khurshid. «L'incontro è stato molto importante - ha assicurato de Mistura. Ci siamo parlati per un'ora e un quarto. I nostri soldati usciranno a testa alta». Nel frattempo torna il nastro giallo sul sito della Marina Militare a sostegno di Girone e Latorre. Oggi alle 15 i ministri Terzi e Di Paola riferiscono in Parlamento. E non mancano polemiche. Prende posizione anche Silvio Berlusconi: «Figura vergognosa. Monti si dimetta da senatore a vita». Pronti a chiedere le dimissioni del ministro degli Esteri Terzi anche Calderoli (Lega) e Nencini (Psi). Michele Emiliano, sindaco Pd di Bari: «Quando si è di fronte a un fallimento della propria azione di queste proporzioni, credo che le dimissioni salvaguardino la dignità delle persone forse più dell'insistenza nel rimanere al proprio posto». Alfano, segretario Pdl: «Gravi responsabilità di Monti». Finocchiaro (Pd): «Questione gestita male dall'inizio». Bianchi (Pdl): «La politica dia risposte immediate». I senatori del Pd: «Garantire trasparenza del processo». Infine, l'avvocato Giacomo Aiello raggiunge oggi a Nuova Delhi i nostri fucilieri.

Dai blog