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Addio a Gianni Boncompagni, genio rivoluzionario della tv

Davide Di Santo
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È stato un innovatore della radio e della tv, uno scopritore di nuovi talenti, ma anche l'autore di alcune hit musicali "Ragazzo triste" di Patty Pravo e "Il mondo" di Jimmy Fontana e dei successi della della Carrà, da "Tuca tuca" a "Tanti auguri" a "A far l?amore comincia tu". Gianni Boncompagni si è spento a 84 anni nella sua casa di Roma. Da tempo non stava bene. A dare l'annuncio sono state le figlie Claudia, Paola e Barbara. La camera ardente si terrò martedì nella storica sede Rai di via Asiago 10, dove per anni ha lavorato. Il varietà Autore e conduttore di programmi cult, come "Alto Gradimento", "Bandiera Gialla" per la radio, e per la televisione di "Pronto, Raffaella?", "Domenica In", "Non è la Rai" e "Carramba", Boncompagni era entrato in Rai nel 1964 vincendo il concorso da programmatore di musica leggera. Era appena rientrato dalla Svezia, dove si era trasferito a 18 anni, per poi diplomarsi all'Accademia di grafica e fotografia. Grande appassionato di musica, con un debole per la classica, nei 10 anni trascorsi a Stoccolma aveva lavorato come conduttore per la radio svedese. Tornato in Italia, la sua carriera decolla subito grazie al sodalizio con Renzo Arbore con cui firma i programmi radio "Alto Gradimento", "Bandiera Gialla". Nel 1977 debutta in tv con "Discoring", destinato al pubblico giovane, che rimane in palinsesto fino al 1989. Sua l'idea del primo show a conduzione femminile "Pronto, Raffaella?" (1984), che lancia la Carrà e "Pronto, chi gioca?" (1985) con Enrica Bonaccorti. Dall'87 per tre stagioni firma "Domenica In", dove debutta Marisa Laurito. La carriera dalla Rai a Mediaset Nel 1991 Boncompagni passa a Mediaset, dove realizza "Primadonna", condotto da Eva Robin's e soprattutto "Non è la Rai", con Enrica Bonaccorti e Antonella Elia. Nel 1995 tra le ragazze compare un nuovo volto destinato a lasciare il segno: Ambra Angiolini, che Bongompagni definì dubito "un animale da palcoscenico". Con lei ci sono anche Claudia Gerini, Laura Freddi, Isabella Ferrari, Nicole Grimaudo, Miriana Trevisan e Alessia Merz. Boncompagni collabora anche alla realizzazione di "Casa Castagna", presentato dal conduttore scomparso nel 2005, poi fa ritorno alla Rai, dove firma "Macao" con Alba Parietti. Tra i suoi successi, nel 2002 si annovera "Chiambretti c'è'. Dopo un periodo a La7, Boncompagni nel 2008 firma "Carramba che fortuna" con Raffaella Carrà, in onda su Rai1. La tv in lutto Molti i messaggi di cordoglio. Renzo Arbore ha ricordato l'amico con la voce rotta dalla commozione. "Gianni mi insegnava tante cose - ha detto - Ci siamo sempre intesi, non abbiamo mai litigato, ci siamo divertiti moltissimo e adesso non ci divertiamo più". Anche Pippo Baudo ha ricordato il suo "grande amico", sempre "ironico e gentile". "Me lo ricordo ai primi tempi della sua carriera, quando era appena arrivato dalla Svezia - ha aggiunto - Girava sempre con una macchina fotografica al collo. Insieme abbiamo trascorso molte belle serate". Ambra ha ringraziato Boncompagni con un tweet: "Grazie da una ragazzina normale - ha scritto - che tu hai fatto in modo che crescesse con il coraggio di essere diversa da tutto, nel bene e nel male". Fiorello, sempre sul social network, ha scritto: "Andarsene nel giorno di Pasqua! Come sempre mai banale... ciao Grandissimo Genialissimo Gianni!!!". E per Alba Partietti a Boncompagni "andrebbe data una medaglia della televisione". Anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha ricordato Boncompagni come "un artista che ha rivoluzionato, con garbo e ironia, gli schemi dello spettacolo, della televisione e della radio italiana".

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