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di PAOLA PARISET IL ROSSINI Opera Festival 2003 che avrà luogo nella città marchigiana dall'8 ...

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Questo festival ha sempre prodotto realtà scenografiche e musicali di alto livello, formando artisti rossiniani e uno specifico pubblico sempre costante, che né terremoti nè guerre hanno mai arrestato. Quest'anno il Festival presenta una nuova «Semiramide» diretta da Carlo Rizzi, «Adina» diretta da Renato Palumbo, «Le Comte Ory» diretto da Jesùs Lòpez Cobos: si tratta di co-produzioni col Teatro Real di Madrid, il Gran Teatre del Liceu di Barcellona, col Regio di Torino, con una catena di teatri francesi. La manifestazione pesarese si apre agli scambi con l'Europa anche per i registi, come Dieter Kaegi o Lluis Pasqual, che modernizzano senza stupire o dissacrare: e pare proprio che la musica di Rossini, avendo la sua ragione in se stessa, si adatti mirabilmente alle varie letture registiche. Novità musicali non mancano: in «Adina» a metà dell'opera è inserito un coro orchestrato, già della prima versione dell'opera, che interrompe un lungo recitativo secco drammaturgicamente rovinoso. Per il «Mondo delle Farse» avremo «Adelina» di Pietro Generali, che il maestro Zedda non esita a definire squisita e - per il Festival Giovane - ancora il rossiniano «Viaggio a Reims», che dopo la prima edizione al ROF sta entrando nel repertorio di molti teatri mondiali: in quelli di Pesaro, quattro, entrerà anche lo «Stabat Mater» del Pesarese diretto da Alberto Zedda. Fra i cantanti, giovani e rossiniani, Daniela Barcellona, Stefania Bonfadelli, Raul Gimenez, Bruno Praticò, Gregory Kunde, conosciuti e amati da un pubblico esigente e raffinato, che sempre torna per il suo Rossini e che Mariotti non esita a definire «stanziale».

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