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Fatture false, chiesto il processo per Tiziano Renzi e la moglie

Silvia Sfregola
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Tiziano Renzi e Laura Bovoli devono andare a processo. E' la richiesta formulata dalla procura di Firenze nei confronti dei genitori dell'ex premier accusati, insieme all'imprenditore Luigi Dagostino, per aver emesso false fatture per prestazioni che in realtà non sarebbero mai avvenute. La richiesta di rinvio a giudizio, inviata al gip in questi giorni, segue l'avviso di conclusione delle indagini di alcune settimane fa. "La richiesta di rinvio a giudizio diffusa dalla stampa e della quale la difesa non ha conferma ufficiale è ampiamente compatibile con la nostra richiesta di andare a processo, formulata qualche tempo fa - si legge in una nota dell'avvocato della coppia, Federico Bagattini - Siamo certi di poter dimostrare in sede processuale l'assoluta correttezza dei comportamenti tenuti dai signori Renzi". La lente dei pm Luca Turco e Christine Von Borries è focalizzata su due fatture. La prima, del valore di 130mila euro, è stata emessa dalla Eventi 6 della famiglia Renzi e pagata dalla Tramor, detenuta da una società con sede a Cipro ma gestita in passato dall'imprenditore Luigi Dagostino, considerato il re degli outlet di lusso, 'creatore' di The Mall, l'outlet toscano nei pressi di Rignano sull'Arno. La seconda fattura vale 10mila euro, sarebbe stata emessa dalla Party srl, oggi in liquidazione: tra i soci risultavano Tiziano Renzi e la Nikila Invest, amministrata dalla compagna di Dagostino, Ilaria Niccolai. I genitori di Matteo Renzi erano stati raggiunti da due avvisi di garanzia e chiamati a comparire davanti ai magistrati fiorentini. In quell'occasione scrisse su Facebook: "Pur consapevole che la diffamazione è irreversibile, mi piace dichiarare con serena fermezza che in 35 anni da imprenditori mai abbiamo prodotto fatture non vere". Informazioni

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