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Valanga su hotel Rigopiano, tensione e speranza tra i parenti dei dispersi

Gianpaolo Matrone e Valentina Cicioni

Katia Perrini
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Ansia, terribile ansia. E speranza, ora che è arrivata la notizia che sei persone sono state estratte vive dalla macerie. L'atmosfera di tensione all'ospedale di Penne, in provincia di Pescara, si sta stemperando. In un'ala della struttura aspettano, in attesa di aggiornamenti, alcuni familiari dei dispersi dell'hotel Rigopiano. Visibilmente scossi e supportati da personale ospedaliero preferiscono non parlare. Un membro del soccorso alpino dice: «Al momento non abbiamo altre notizie». All'ospedale di Penne è stata allestita una vera e propria sala di accoglienza per i familiari nei pressi del Cup. Con loro un gruppo di psicologi esperti di questi casi per supportarli in questo momento difficile. All'interno dell'ospedale anche uno dei sopravvissuti, Giampiero Parente. Possibili oggi nuovi vertici di prefettura e Protezione civile nel Palazzetto dello Sport, mentre i soccorritori continuano le ricerche.  L'elenco delle persone disperse nella slavina rimane il seguente: il proprietario Roberto Del Rosso e i suoi dipendenti Emanuele Bonifazi (31 anni), Ilaria Di Biase (22), Alessandro Riccetti (33); Domenico Di Michelangelo (41 anni), sua moglie Marina Serraiocco (37 anni), e il loro bambino Samuel di 6 anni; Marco Tanda (25 anni) e la fidanzata Jessica Tinari; Luciano Caporale (54 anni) e sua moglie Silvana Angelucci (46 anni); i fidanzati Marco Vagnarelli e Paola Tomassini; la famiglia di Giampiero Parete (uno dei due superstiti), la moglie e i figlioletti Ludovica di 6 anni e Gianfilippo di 8; Stefano Faniello (28 anni) e la fidanzata Francesca Bronzi, 25. Al momento non è ancora stato ufficializzato il numero esatto dei dispersi che è compreso tra i 25 e i 35. A questi vanno aggiunti Gianpaolo Matrone e Valentina Cicioni, coppia romana di 33 e 32 anni che avevano una bambina di cinque anni rimasta a casa con i nonni a Monterotondo.

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