Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

I partigiani contro la via intitolata a Italo Balbo

La motivazione: era un picchiatore fascista. Ma a Chicago Balbo Avenue esiste da settanta anni

Antonio Angeli
  • a
  • a
  • a

E' stato un personaggio di livello internazionale, fascista sicuramente, ma di tipo anomalo, tanto che molti ipotizzano che a farlo uccidere sia stato Benito Mussolini. Italo Balbo fu ministro dell'Aviazione dell'Italia in camicia nera, già quadrumviro della marcia su Roma, comandante della Milizia, poi governatore della Libia. Un gerarca, insomma, e per questo, secondo i soliti «politicamente corretti», indegno di essere ricordato. Anche a 77 anni dalla sua morte e anche se autore di un'impresa che il mondo invidiò (e invidia) agli italiani. Da Orbetello, nel 1933, partì una delle più importanti imprese dei pionieri dell'aviazione guidata da Balbo: la Crociera aerea del Decennale, che portò uno stormo di aerei italiani sulla rotta Orbetello-Chicago-New York-Roma. Un passo importante nella Storia dell'Uomo che dovrebbe essere ricordato e celebrato. A Orbetello è da molto tempo che buona parte della città vorrebbe ricordare in modo tangibile l'uomo e la trasvolata. Appelli ufficiali sono partiti anche in tempi recenti da associazioni e da partiti (ovviamente di destra) e ora è giunta la svolta. In città è stata promossa una raccolta di firme, che a breve sarà consegnata all'amministrazione comunale. Poi ieri, al cimitero di Orbetello, dove riposa Italo, sono state tumulate le spoglie del suo terzogenito, Paolo Balbo. E alla cerimonia era presente anche un rappresentante del Comune. Un segnale. «Personalmente sono favorevole a dedicare una strada o una piazza a Balbo. Aspettiamo le firme e poi valuteremo in giunta nel rispetto delle normative», spiega il sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti, alla guida di una giunta di centro-destra. Non solo: c'è anche l'intenzione di creare un «parco-museo», là dove una volta c'era l'idroscalo (la base aerea dove partivano e arrivavano gli idrovolanti. Ma chi è contrario allora? I partigiani dell'Anpi. «Dedicare una via o una piazza a un gerarca e picchiatore fascista – ha dichiarato Romeo Carusi, del direttivo provinciale dell'Anpi di Grosseto – è un oltraggio e soltanto una giunta di destra avrebbe potuto pensare a tanto. Balbo è stato ministro di Mussolini, si è macchiato di violenze in Italia e nelle colonie. Sarebbe un precedente gravissimo. Proprio venerdì a Grosseto abbiamo inaugurato pietre d'inciampo con i nomi di tre deportati morti nei campi di sterminio. Sarebbe un gravissimo insulto alla loro memoria». Italo Balbo, personaggio di spessore internazionale, che probabilmente non picchiò mai nessuno, temutissimo da Mussolini, tanto che molti ipotizzarono che fu proprio il duce a farlo uccidere, (il suo velivolo fu abbattuto dalla contraerea italiana) ha comunque avuto vie intitolate in molte nazioni. La strada più celebre a lui intitolata è la Balbo Avenue, a Chicago, che fu meta della storica trasvolata. Ai tempi l'impresa, nella Patria di Lindberg, ebbe un'eco fortissima. Poi, dopo la guerra, più volte, più persone chiesero che la strada cambiasse nome. Nel 1960, l'allora sindaco di Chicago Richard Joseph Daley, dichiarò la linea della città, che ancora oggi è seguita: «Se mi dimostrerete che l'impresa è stata compiuta da un altro cambieremo nome a Balbo Avenue, se no tutto resta com'è».

Dai blog