Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La scienza svela il segreto della "Ragazza con l'orecchino di perla"

Milano, 3 ott. (askanews) - II segreto de "La ragazza con l'orecchino di perla" non è solo questione di estetica. Nuovi studi sulla tela del pittore olandese Johannes Vermeer rivelano infatti che a scatenare l'incanto del visitatore per una delle opere d'arte più amate è un fenomeno neurologico ben preciso. Il Museo Mauritshuis dell'Aia, che ospita il quadro dipinto da Vermeer nel 1665, ha chiesto ad alcuni neuroscienziati di misurare l'attività cerebrale degli spettatori che osservavano il ritratto e altre opere esposte nel museo: questi hanno concluso che lo spettatore si ritrova intrappolato in quello che definiscono un "Loop di attenzione sostenuta", un fenomeno neurologico che secondo gli scienziati è unico per la tela di Vermeer.

"I risultati hanno dimostrato che questa ragazza ti coinvolge molto di più di qualsiasi altro dipinto", ha spiegato Martine Gosselink, direttrice del museo. "Continui a guardarla, e perché? I tuoi occhi seguono i suoi occhi, poi la sua bocca e in seguito la perla per risalire poi sugli occhi. Quindi c'è una specie di triangolo e mentre continui a guardare il quadro diventi sempre più interessato. Questo è ciò che dice il cervello, quindi spiega perché siamo così ipnotizzati".

Secondo gli scienziati, questo circolo vizioso di attenzione è il motivo per cui ci soffermiamo più a lungo su questo dipinto rispetto agli altri. E secondo gli storici dell'arte, non è un caso che un fenomeno simile accada con un'opera di Vermeer, che aveva compiuto lunghi studi sulla prospettiva e sui meccanismi della camera oscura. I suoi quadri spesso attirano l'attenzione su un punto specifico, dipingendo i dettagli circostanti in modo sfocato. Tuttavia "La ragazza con l'orecchino di perla" ha tre punti focali: l'occhio, la bocca e la perla. E questo rende il dipinto così magnetico.

Dai blog