Una clip in anteprima, lo scrittore francese viene a presentarlo

Alla Festa di Roma il docufilm "Daniel Pennac-Ho visto Maradona!"

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TMNews

Roma, 14 ott. (askanews) - Una clip in anteprima di "Daniel Pennac - Ho visto Maradona!", documentario che sarà presentato in anteprima assoluta alla Festa del cinema di Roma il 16 ottobre nella sezione "Freestyle". A due anni dalla morte di quello che per molti è il più grande calciatore di tutti i tempi, il documentario racconta l'indagine creativa e surreale dello scrittore francese sull'impatto emotivo del mito Maradona nell'immaginario collettivo. A presentarlo a Roma, lo stesso Daniel Pennac con il regista Ximo Solano.

L'idea di questa indagine nasce nello scrittore francese la mattina del 25 novembre 2020, quando, al suo risveglio, trova Demi, Pako, Ximo e Clara, quattro membri della sua compagnia teatrale, piangere inconsolabili per la morte di Maradona. Pennac, che non sa nulla di calcio e nemmeno del "pibe de oro", vuole capire perché è stato così importante nella vita delle persone che gli stanno accanto e di milioni di altre e perché la sua morte ha causato tanto dolore in loro. Per raccontare questo dirompente effetto Maradona e "trasformare la commozione, il dolore e la tristezza in creazione" nasce l'idea di un nuovo spettacolo teatrale a Napoli, "Daniel Pennac: Ho visto Maradona!". Non solo: il gruppo decide di girare un documentario dallo stesso nome, coprodotto da Societat Sardina Toné Franché e Samarcanda Film con Effe TV - Feltrinelli Real Cinema e il contributo della Film Commission Regione Campania, dove la macchina da presa di Ximo Solano segue per oltre un mese il processo di creazione e messa in scena dello spettacolo teatrale di Pennac con la Compagnie Mia - compagnia parigina con artisti da tutto il mondo - e con un gruppo di attori partenopei, tutti accomunati dal legame che hanno o sentono di avere con il Diez argentino. Un'opera che ibrida il linguaggio teatrale e quello cinematografico e che diventa anche un viaggio attraverso Napoli, città allo stesso tempo protagonista e oggetto del documentario, palcoscenico e megafono del mito stesso di Maradona; ed anche un'occasione per scoprire molto di Pennac e del suo approccio all'arte e alla scrittura. In questo viaggio, Pennac scopre in Maradona "una sorta di genio della poesia fisica"; con un pallone Maradona "diventa l'incarnazione della danza, dell'intelligenza fisica e dell'abilità assoluta, come se il pallone fosse attaccato a lui con un elastico. Quindi lo sport può incarnare la poesia e questo è stato Maradona". Nel docufilm c'è la partecipazione straordinaria di Maurizio De Giovanni, Roberto Saviano e Luciano Ferrara.