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Alla Luiss Premio Non Sprecare, progetti sostenibili alla ribalta

Roma, 27 nov. (askanews) - È giunto alla dodicesima edizione e ancora una volta ha riunito il mondo delle imprese, delle associazioni e della società civile. Per raccontare iniziative di sviluppo sostenibile e promuovere corrette pratiche anti-spreco. Il Premio Non Sprecare quest'anno è tornato a essere celebrato in presenza nel consueto e confortevole scenario dell'Università Luiss Guido Carli e ha posto l'accento sul tema dell'acqua come bene prezioso. Sei le categorie premiate, in una giornata di confronto e dialogo che ha portato alla luce progetti e idee che vogliono generare un impatto positivo sulla vita quotidiana delle persone.

Giovanni Lo Storto, direttore generale della Luiss promotrice dell'iniziativa, ne racconta la genesi: "Siamo partiti molti anni fa quando forse la parola sostenibilità aveva un significato diverso, abbiamo imparato grazie all'urgenza della drammatica emergenza COVID quanto insieme è importante mettere a disposizione le risorse delle persone, dell'organizzazione degli Stati per risolvere problemi che possono diventare davvero urgenti e gravi come il covid è stato".

Un ruolo molto importante quello dell'ateneo, visto il suo peso nella formazione delle generazioni del futuro. "Creare la consapevolezza nei nostri ragazzi, negli studenti delle scuole superiori e delle università, su quanto il non spreco e l'attenzione alla parola sostenibilità come parola piena di contenuti sia centrale è una responsabilità per noi enti della formazione molto molto urgente, rispetto alla quale è bene prendere le misure da subito".

Direttore del sito www.nonsprecare.it, Antonio Galdo è l'ideatore del Premio Non Sprecare, anche lui consapevole dell'importanza che questa iniziativa ricopre per il mondo dei giovani. "E' un progetto che accompagna i ragazzi nell'esplorazione, attraverso storie vere, della sostenibilità. E secondo me li aiuta anche a maturare un senso critico nei confronti di questa parola. Queste generazioni saranno accompagnate dalla parola sostenibilità per tutta la vita, ma dovranno imparare a distinguere la sostenibilità vera dalla sostenibilità falsa: noi raccontiamo storie di sostenibilità vera".

Il percorso intrapreso sembra quanto meno incoraggiante, almeno a un primo esame dei dati. "Le statistiche ci dicono che stiamo non solo migliorando nel senso che sprechiamo meno - cose come il cibo, cose come l'acqua, cose come le risorse naturali - ma sta crescendo una consapevolezza rispetto a questi temi che parte proprio dalla formazione. Non a caso noi facciamo il Premio Non Sprecare con una grande università la Luiss che è impegnata in prima fila nella formazione di questi ragazzi".

Per la categoria Personaggio è stato premiato Daniele Cassioli: cieco dalla nascita, è considerato il più grande sciatore paralimpico della storia, visto che nella sua bacheca ci sono 25 titoli mondiali di sci nautico. "Per una carriera di uno sportivo ci sono due nature di premi: quelli che ti prendi sul campo, quindi le medaglie, e poi queste occasioni in cui per un atleta c'è l'orgoglio un po' di raccontarsi e raccontare le proprie fatiche i propri successi e farlo in questa cornice con tanti ragazzi è ancora più bello e quindi questo dà ancora più significato a questo premio per me".

Scrittore e laureato in fisioterapia, con la sua associazione Real Eyes Sport Daniele offre la chance di avvicinarsi allo sport ai bambini ciechi. "Lo sport aiuta, lo sport ti dà un senso di appartenenza, lo sport ti fa sentire più 'autoefficace', quindi accresce l'autostima a prescindere da chi vincerà o chi non lo farà. Per qualunque ragazzino, bambino che veda o che non veda, che abbia o non abbia braccia o gambe, è fondamentale fare sport e quindi io sono felice di un qualcosa che secondo me è dovuto a questi ragazzi".

Il Premio Non sprecare per le associazioni è stato assegnato invece ad Avvocato di Strada: 56 sedi in tutta Italia, è un network che assiste ogni anno quasi 4mila persone che non possono sostenere i costi di un legale. Antonella Consolo racconta con orgoglio la mission dell'organizzazione di volontariato. "Per noi è un ulteriore riconoscimento dell'impegno che ognuno di noi mette nella tutela legale dei senza fissa dimora".

"Il nostro motto è non esistono cause perse, non esistono diritti che non possono essere sostenuti o comunque ripristinati". "Crediamo molto nel fatto che una persona che vive per strada, nel momento in cui possa ricevere un'opportuna tutela dei suoi diritti, possa comunque ritornare a una vita completa".

Gli altri premi sono andati all'app Too Good to go per la categoria startup, al Comune di Civitavecchia per quella delle Istituzioni, a Ceramiche Noi per quella delle aziende, mentre l'Istituto tecnico industriale Lucarelli di Benevento si è aggiudicato il premio scuole.

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