Poi gli anziani; cuore campagna prossima primavera - estate

Speranza: il vaccino andrà agli operatori sanitari per primi

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TMNews

Milano, 2 dic. (askanews) - La priorità è disporre di vaccini sicuri. E subito a seguire un programma vaccinale basato sull'età, e priorità per gli operatori sanitari, Rsa e anziani. Poi anche personale scolastico, forze dell'ordine e altre categorie. Lo ha detto il ministro della Sanità Roberto Speranza in Senato, precisando sin da subito: la distribuzione del vaccino sarà centralizzata e sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani perchè il vaccino è un bene comune.

È probabile che saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione, l'Italia ha opzionato 202 milioni di dosi che dovrebbero bastare per tutti. Indicate due date da Ema: 29 dicembre per il Pfizer-BioNTech e 12 gennaio per il Moderna.

  

"Il cuore della campagna vaccinale secondo i dati di cui disponiamo, secondo le nostre previsioni, sarà comunque l arco di tempo tra la prossima primavera e l'estate".

Una scelta non facile, effettuata tenendo conto delle indicazioni delle principali organizzazioni internazionali ed europee, la scelta di chi vaccinare per primo:

"Primo. Gli operatori sanitari e socio sanitari. Lavorano e operano in prima linea, hanno un rischio più elevato di essere esposti all'infezione da covid 19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali. Difendere questi professionisti in prima linea aiuterà a mantenere la resilienza del servizio sanitario nazionale".

Seguiranno poi i residenti e gli operatori delle RSA, dopo che le case di riposo per anziani sono state fortemente colpite dalla pandemia in questi mesi. Il programma inoltre sarà basato sull'età, altra priorità assoluta. E su questo il ministro ha fornito anche numeri precisi al Senato:

"Operatori e lavoratori sanitari e sociosanitari: 1.404.037 persone; personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani: 570.287 persone. Anziani over 80: 4.442.048. Persone dai 60 ai 79 anni: 13.432.005. Popolazione con almeno una comorbilità cronica: 7.403.578".

La distribuzione avverrà con il coinvolgimento delle forze armate, ha puntualizzato il ministro.