Regionali: exploit di Zaia in Veneto, Cd strappa le Marche al Cs

Elezioni 2020, proiezioni: oltre il 65% dei sì per il referendum

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Milano, 21 set. (askanews) - Netta prevalenza dei sì, stando alle prime proiezioni alla chiusura dei seggi elettorali, per il referendum confermativo, senza quorum, sul taglio dei parlamentari, con oltre il 65% degli elettori che si è espresso a favore.

Per quanto riguarda le elezioni regionali, nelle 7 regioni in cui i cittadini erano chiamati alle urne, secondo i primi dati ci sarebbero 4 conferme (2 per parte tra centrosinistra e centrodestra, rispettivamente in Campania e Toscana e in Veneto e Liguria), un'alternanza a favore del centrodestra nelle Marche e un testa a testa in Puglia. In Val d'Aosta, regione a statuto speciale in cui si votava con un sistema diverso, il primo partito è la Lega.

  

Nello specifico: in Campania il candidato di centrosinistra Vincenzo De Luca è avanti con oltre il 50% dei consensi rispetto a Stefano Caldoro del centrodestra. In Toscana leggero vantaggio per Eugenio Giani del centrosinistra, tra il 43 e il 47% contro la leghista Susanna Ceccardi, tra 40 e il 44%.

In Liguria Giovanni Toti, del centrodestra, con una percentuale di preferenze comprese tra il 51 e il 55% precede Ferruccio Sansa, candidato del centrosinistra con M5s - unico esperimento di alleanza tra Pd e 5 stelle in queste amministrative - tra il 38 e il 42%.

Exploit di Luca Zaia in Veneto, con oltre il 70% delle preferenze contro il 16/20% di Arturo Lorenzoni, del centrosinistra.

Sorpresa nelle Marche dove, invece, si va verso un cambio di colore con il centrodestra che con il 47/51% di Francesco Acquaroli supera il candidato del centrosinistra Maurizio Mangialardi, accreditato di un consenso tra il 34 e il 38%.

Testa a testa, invece in Puglia tra Michele Emiliano del centrosinistra e Raffaele Fitto del centrodestra, entrambi tra il 39 e il 43%.

In Val d'Aosta la Lega è il primo partito con un consenso tra il 20 e il 24% e circa 3 punti di scarto sulla lista Progetto civico progressista (che comprende il Pd).