strage in moschea

Nuova Zelanda, il killer sorridente all'udienza in tribunale

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Il 28enne australiano Brenton Harrison Tarrant, autore della strage nelle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, è comparso davanti al giudice del locale tribunale distrettuale. Con le manette ai polsi e a piedi nudi, vestito con il completo bianco da detenuto e affiancato da due agenti di polizia, Tarrant ha sorriso compiaciuto ai fotografi e agli operatori televisivi ammessi nell'aula, chiusa al pubblico.  Non ha parlato ha fatto il gesto dell'"ok" che secondo la Bbc rappresenterebbe un saluto del suprematismo bianco. Secondo altre fonti il gesto, che ha acquisito nuovi significati dopo una campagna satirica lanciata dalla community 4chan, starebbe a significare le parole White Power.   Tarrant ha pubblicato un documento prima dell'attacco con espliciti riferimenti alle teorie della cospirazione e a ideologie razziste Secondo quanto ricostruito fino ad ora, 41 delle 49 vittime, sono state uccise nella moschea vicino a Hagley Park, sette in quella di Linwood e una è deceduta in ospedale. I feriti ricoverati sono una cinquantina, tra cui un bambino di cinque anni. Il suprematista bianco era in possesso di un regolare porto d'armi e per compiere la strage aveva con sé cinque armi, tra cui due pistole semi-automatiche e due fucili da caccia. Tutti gli eventi pubblici previsti per oggi sono stati cancellati per rispetto delle vittime e per motivi di sicurezza.