408 cavalli e 450 km di autonomia

Mercedes EQC, elettrica e veloce

Giovanni Massini

“L’elettrico ha fatto passi da gigante e l’auto che proveremo oggi, la EQC, ne è prova tangibile, ma non è l’unica opzione a disposizione, per la mobilità del futuro: c’è l’idrogeno e poi ci sono i carburanti sintetici, che potrebbero rappresentare una grande sorpresa”. Questo il parere di Eugenio Blasetti, responsabile relazioni esterne di Mercedes-Benz Italia, un’azienda, che entro il 2039, ha prefissato l’ambizioso traguardo di diventare “Carbon neutral” (a impatto ambientale “0” per mobilità e produzione). L’elettrico, d'altronde, non ha affatto risentito della crisi pandemica, anzi: il mercato Italia, nel 2019, ha visto l’immatricolazione di 10.661 elettriche, con un netto incremento del segmento “premium” e già giugno 2020, con 9936 auto vendute, ha quasi raggiunto l’anno precedente. Arrivando al dunque, abbiamo testato una EQC Mercedes su un tragitto vero: abbiamo preso l’auto a Roma, siamo arrivati ad Orvieto per un test di ricarica rapida, poi siamo ripartiti alla volta di San Quirico d’Orcia, ma vediamo di ripassare qualche dato. L’EQC è un Suv di taglia medio grande (476 cm di lunghezza) spinto due motori elettrici: uno agisce sull’anteriore e l’altro sul posteriore. In totale, a disposizione ci sono 408 Cv, con una coppia massima di 765 Nm. L’auto, di base, predilige l’anteriore, ma quando serve, si attiva il motore posteriore e la trazione diventa interale. Nonostante il peso (oltre 2.400 kg a vuoto ed oltre 2.900 a pieno carico, di cui circa 650 solo di pacco batterie), l’auto vanta uno 0-100 da 5.0 secondi netti. Gli interni sono davvero spaziali, con uno schermone personalizzabile ed un sistema MBUX adattato alla mobilità elettrica, che funziona davvero bene. I tempi di ricarica variano dal tipo di colonnina: già con la wallbox da 7,4 kW, al momento in dotazione, si va dalle 8 alle 11 ore, se poi si trova un’unità di quelle super rapide, da 110 kW, allora l’80% del pieno lo si fa con una quarantina di minuti.  Le modalità a disposizione sono 3: quella tramite normale carta di credito, l’app da telefonino o tramite il “Mercedes Me”, che consente accesso diretto ad una vastissima rete di operatori europei (circa 300) e con la rete Ionity si pagano solo 0,29 centesimi al kWh, contro i circa 74 di media. Se si mette l’auto in sport, lo spunto è davvero entusiasmante e, se si viaggia con oculatezza, oltre 300 km si fanno sul serio. L’auto si guida con i paddels al volante: azionando il sinistro si rallenta, con il destro si libera l’auto, che torna ad essere scorrevole, praticamente, i freni non si utilizzano quasi mai. Noi abbiamo tirato da San Quirico d’Orcia a Roma, per circa 280 km, senza mai ricaricare e siamo arrivati con una tacca di batteria (l’indicatore ne ha 4). Questo tipo di auto, per lo più, si prendono a canone mensile, che ormai è quasi pari a quello delle endotermiche, anzi, alla fine dell’anno, calcolando i costi di ricarica, il bollo che non si paga e la mancanza di manutenzione, è facile andare in attivo. Indicativamente, i prezzi partono dai 78.800 euro.