umiliazione in norvegia

Conference League, disastro Roma: il Bodo Glimt vince 6-1

Disastro Roma in Norvegia: dopo due vittorie nelle prime due partite di Conference League, i giallorossi crollano 6-1 contro il Bodo Glimt, che entra in campo con determinazione e con le idee chiare. A differenza di una Roma con poca personalità e penalizzata da una difesa disastrosa.

La Roma rivoluzionata di Jose Mourinho, che cambia 10 undicesimi rispetto alla squadra titolare, si presenta timida in Norvegia. La squadra norvegese invece scende in campo determinata davanti ai suoi tifosi. All'inizio una Roma attendista concede possesso e campo ai rivali, che ne approfittano e al primo vero affondo vanno in gol con Erik Botheim, che all'8' dopo un bel passaggio si fa strada in area e arriva alla conclusione. Il suo tiro termina in rete all'angolino basso di sinistra. Al 15' nuovo doppio pericolo in area giallorossa ma Rui Patricio lo sventa con due grandi interventi. La prima occasione per la Roma arriva al 18' con Mayoral liberato in area, che però non arriva su un pallone che il portiere norvegese fa suo. Nemmeno il tempo di riprendere le misure per i giallorossi che il Bodo al 19' raddoppia con un gran tiro di Berg, lasciato colpevolmente libero da una difesa non all'altezza.

  

La partita si fa complicata, anche perché si gioca in condizioni difficili, a cinque gradi sotto zero. Il primo avversario è proprio il freddo norvegese di Bodo, nei giorni scorsi è anche nevicato. Oggi il protagonista è il forte vento gelato, che non sembra dar fastidio ai padroni di casa. Dal 25' la Roma comincia a guadagnare campo e prendere coraggio e subito arriva il risultato, con un gol di Carles Perez al 27'. Grazie a questa rete i giallorossi si rimettono in carreggiata e provano a cominciare a fare la partita. Al 36' una punizione di Carles Perez, il più attivo dei suoi, si infrange sulla barriera. Si alza comunque la pressione della Roma, e per la prima volta nel finale del primo tempo i norvegesi sono un po' in affanno. Capaci comunque di creare un grande pericolo allo scadere con un colpo di testa di Pellegrino, di poco alto sulla traversa.

Nella ripresa Mourinho inserisce subito Cristante, Mkhitaryan e Shomurodov al posto di Darboe, Villar e Mayoral: la Roma entra in campo con una formazione più offensiva con quattro giocatori d'attacco. Al 50' però il primo pericolo lo crea il Bodo Glimt con un gran tiro da fuori di Konradsen, deviato e bloccato poi da Rui Patricio. Ma un minuto dopo la difesa della Roma si addormenta e lascia andare al tiro da pochi metri Botheim, che firma la doppietta personale. La Roma è frastornata, occorre dare una scossa alla squadra, e Mourinho inserisce al 60' Abraham per El Shaarawy e Pellegrini per Diawara. Una Roma super offensiva per provare a riprendere una partita in salita, mentre cadono anche i primi fiocchi di neve. Ma mentre la Roma, costretta anche dal suo nuovo assetto, pressa alta e si riversa in avanti, arriva da una ripartenza al 71' il quarto gol dei padroni di casa, ancora con Solbakken che sfonda dal lato di Calafiori. Non passano molti minuti e il Bodo fa anche il quinto, con Pellegrino al 77'. Poi arriva il sesto, all'80' di nuovo con Solbakken. La difesa della Roma non c'è più e gli ultimi minuti sono drammatici, con ogni azione dei norvegesi che rischia di trasformarsi in gol. Ora Mourinho dovrà raccogliere in fretta i cocci di una squadra a terra, per reagire già domenica in casa con il Napoli capolista. Un match che arriva forse nel momento peggiore.