Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il ct Roberto Mancini non crede al coronavirus e si scatena sui social. Poi le scuse

  • a
  • a
  • a

Prima la risposta per le rime al ministro Speranza in conferenza stampa. Adesso una personale campagna social. Infine le scuse Al ct dell'Italia Roberto Mancini non va giù il clima di terrore generato dalla seconda ondata di coronavirus e non lo nasconde, ma è costretto poi a farre un passo indietro.

"“Ci sono altre priorità rispetto al calcio, come la scuola? Io penso che qualche volta bisognerebbe pensare prima di parlare. Lo sport è un diritto per tutti gli italiani ed è una priorità come lo sono la scuola e il lavoro, milioni di italiani praticano sport ad ogni livello” aveva detto Mancini prima della gara contro la Moldavia, commentando l'uscita del ministro della Salute.

Negli ultimi giorni l'allenatore degli azzurri si sta scatenando su Instagram. Oggi ha pubblicato sul suo profilo una story con una vignetta ironica nella quale un'infermiera chiede al paziente come si è ammalato e lui risponde: "Guardando i Tg". Immediate le polemiche sui social: "Qualcuno lo fermi - si legge in un commento - non è sul gruppo degli amici del calcetto del venerdì sera"

Nei giorni scorsi il Mancio aveva invece condiviso le parole del generale tedesco Hermann Goering durante il processo di Norimberga: "Come avete convinto il popolo tedesco a fare tutto questo? È stato facile, non ha nulla a che fare con il nazismo, ha a che fare con la natura umana. L'unica cosa che si deve fare per rendere schiave le persone è impaurirle". 

 

Viste le polemiche scatenate, Mancini ha quindi deciso di scusarsi. «Ho soltanto condiviso una vignetta che mi è sembrata sdrammatizzare un momento così complicato. Tutto qui», ha scritto il tecnico sul suo profilo Twitter. «Non c’era alcun messaggio sottinteso e nessuna intenzione di mancare di rispetto ai malati e alle vittime di Covid-19, se così fosse me ne scuso», ha aggiunto il ct della Nazionale proprio in risposta ai tanti che lo hanno criticato di scarsa sensibilità verso le tante persone che in questi mesi stanno combattendo con questo infido virus.

Dai blog