2-1 all'olimpico

La Lazio ribalta il Cagliari e torna a sorridere

La Lazio ribalta il Cagliari e ritrova il successo. Il 2-1 rifilato ai sardi all'Olimpico fa tirare un sospiro di sollievo a Inzaghi. I tre punti spezzano il digiuno che durava da cinque gare: ultima gioia, la vittoria contro il Torino (30 giugno). E, soprattutto, permettono di blindare il quarto posto (che però non assicura ancora il pass Champions). Lazio che incassa la rete di Simeone prima dell'intervallo ma nella ripresa reagisce con due dei simboli della squadra, Milinkovic-Savic e Immobile, al 31° centro in campionato. Biancocelesti che salgono a 72 punti, a -1 dall'Inter e restano in corsa per il secondo posto. Ko indolore per un indomito Cagliari, arrivato nella Capitale con la salvezza in tasca: i sardi se la giocano, Cragno li tiene a galla con almeno 6-7 interventi decisivi. Inzaghi recupera Jony e Luis Alberto, in difesa ritorna Patric dopo la squalifica. Tandem offensivo formato da Caicedo e Immobile. Zenga ritrova a centrocampo Ionita e in attacco Simeone, che affianca Joao Pedro.

Pronti, via e il Cagliari trova subito il gol con una grande punizione di Joao Pedro: ma l'arbitro annulla, perché la punizione era indiretta e non poteva essere battuta di prima intenzione. Il brasiliano si fa subito rivedere con un colpo di testa su cross di Nandez, impreciso di un nulla. La risposta della Lazio è affidata a Lazzari, che impegna Cragno con tre conclusioni in una manciata di minuti. Il portiere dei sardi è ancora chiamato in causa da un bel destro a giro al limite di Luis Alberto. La Lazio prende in mano le redini della manovra e non c'è tregua per il numero 28 rossoblu, strepitoso nel colpo di reni sul tentativo al volo di Immobile su traversone di Jony. Prova ad allentare la pressione Ionita, staccando sul cross di Mattiello: Strakosham c'è. Nel finale di frazione scocca il momento di Simeone: il figlio del Cholo prima si divora la palla del vantaggio, fallendo l'incornata in piena solitudine e da ottima posizione, poi si fa perdonare insaccando su servizio in area di Ionita, ma con la deviazione complice di Luiz Felipe (45').

  

 

 

 

Poco concreta nei primi 45' la Lazio riesce a riequilibrare i conti ad inizio ripresa. L'1-1 lo firma Milinkovic-Savic che scaglia un bolide dal limite infilando la palla là dove Cragno niente può (47'). Il portiere ospite riesce invece a respingere, poco dopo, il tentativo dal limite di Luis Alberto. Cragno ancora protagonista sulla girata di Immobile, con deviazione sul palo dell'estremo difensore. Ma per il gol dell'attaccante occorre solo attendere cinque minuti: la squadra di Zenga è sbilanciata, il sinistro dopo l'assist di Luis Alberto stavolta supera Cragno in uscita (60'). Per il campano gol numero 31, staccato Ronaldo (30) nella classifica marcatori. Completata la rimonta, i biancocelesti cercano di gestire con l'obiettivo di non correre rischi. Ma i biancocelesti si rendono pericolosi in contropiede, con Correa, entrato per Caicedo, che servito da Immobile entra in area ma trova la respinta in angolo di Cragno. I sardi sembrano in riserva e non creano pericoli dalle parti di Strakosha. Tra le carte calate nel finale da Zenga anche il primavera Gagliano, all'esordio in A. Ma il risultato non cambia più.