FOOTBALL AMERICANO

L'ultima follia antirazzista: cambia il nome del mitico team Usa

Antonio Maggiora Vergano

Niente più Washington Redskins nella National Football League, la lega pro di football americano. Oggi l'ufficialità del cambio di nickname e del logo (un capo indiano ndr) della franchigia. «Dan Snyder (azionista di maggioranza con il 60%) e Ron Rivera (capo allenatore) stanno lavorando per un nuovo nome e un logo che miglioreranno la reputazione della nostra franchigia ricca di orgoglio e tradizione e ispireranno i nostri tifosi e sponsor, e l'intera comunità per i prossimi 100 anni», si legge nel comunicato della società. Le pressioni perché ci fosse questo cambio, che cancella quasi 90 anni di storia sportiva e tre Super Bowl vinti, arriva da lontano, ma l'accelerazione decisiva è arrivata dopo la morte di George Floyd. Snyder aveva resistito in tutte le maniere in passato e una decina di anni sembra che avesse detto di preferire una vendita della maggioranza della società, piuttosto che cambiare nome e logo (quello attuale era stato creato proprio da un Nativo indiano nel 1971 ndr) della squadra. Dopo la morte di Floyd però, al carro di chi voleva che il nome fosse cambiato si sono aggiunti investitori dal potere economico rilevante (circa 620 miliardi di dollari, Amazon compresa che ha smesso di spedire materiale della società), che hanno fatto pressione sui principali sponsor dei (tra un po' non più) Redskins: Pepsi, Nike e soprattutto FedEx, che dà il nome al campo della squadra con cui nel 1998 aveva firmato un contratto di 27 anni per oltre 200 milioni di dollari. Fred Smith, CEO e proprietario di FedEx, ha delle azioni della società dal 2003 e ha dichiarato di volerle vendere e che avrebbe ritirato il nome allo stadio. Argomenti sufficienti per la fine dei Pellerossa, anche contro i tifosi duri e puri che non si sarebbero voluti arrendere così. Sul nuovo nome e logo tante indiscrezioni, con l'unica certezza che non sarà legato a simboli dei nativi americani. Non finisce del tutto qui, perché ci potrebbe essere un piccolo “rimbalzo” anche in Italia. I Redskins Verona, campioni in carica della III Divisione di football americano, cosa faranno? L'ira dei Nativi Americani potrebbe arrivare fino in Veneto...