RIPARTENZA

Non si può protestare con l'arbitro: le nuove (e folli) regole del calcio

Alessandro Austini

La Serie A ha pronte le linee guida per tornare a giocare le partite di campionato. Un documento di 36 pagine al centro del summit tra governo e vertici del pallone già fissato dal ministro Spadafora al 28 maggio e decisivo per la ripartenza del campionato. Nel documento, è trattato ogni aspetto possibile del pre, durante e post gara attraverso la lente della prevenzione e sicurezza rispetto al pericolo Covid-19. E non sono poche le curiosità, come l’addio a mascotte e catering, fino al divieto di protesta per i calciatori nei confronti dell’ arbitro. Verrà posizionato gel disinfettante in ogni parte dello stadio. Le stanze utilizzate da chi accede allo stadio dovranno essere arieggiate «3 o 4 volte al giorno per almeno dieci minuti». Gli alimenti saranno confezionati dal cuoco della squadra e si eviteranno catering esterni. Lo staff medico disporrà di mascherine, gel disinfettante e guanti monouso. Verranno utilizzati separatori per i lettini. Utilizzo moderato di macchinari fisioterapici e medici come ultrasuoni, onde d’urto ecc. Eppoi ci vorranno sale di isolamento, sale antidoping separate. Non ci saranno le mascotte. Abolito anche il rito dei bambini in campo e niente foto di squadra né assembramento di fotografi. Nessuna stretta di mano o cerimoniale di alcun genere sarà consentito. «I calciatori non potranno più protestare con gli ufficiali di gara e non potranno più avvicinarsi per alcuna ragione a 1,5 metri di distanza», si legge nel documento. Ogni persona «coinvolta nella produzione» che entra allo stadio dovrà sottoporsi a un controllo sanitario e compilerà un questionario sui sintomi da Covid-19. Otto domande in cui dovrà dire se negli ultimi 14 giorni ha avuto: febbre, tosse, dolori alla gola o al corpo, problemi respiratori, riduzione gusto o olfatto, contatto con pazienti contagiati, esposizione ad aree di rischio e se si è già sottoposto al test. Regole e limitazioni anche per i giornalisti e le tv. Le sale stampa resteranno chiuse. I van delle produzioni tv chiusi a chiave dall’interno con accesso controllato dalle stesse. I percorsi d’accesso e mobilità all’interno dello stadio dovranno essere «ridotti e pianificati il più brevi possibile». Il riscaldamento sarà contingentato e si eviteranno assembramenti: le squadre entreranno sul terreno di gioco 50 minuti prima della partita, gli arbitri a mezz’ora dal fischio d’inizio.Le panchine saranno ampliate e sarà possibile usare le tribune. I giocatori berranno in bottigliette personalizzate e si raccomanda l’uso di docce singole. Vietate vasche del ghiaccio e idromassaggio. Uso di guanti per tutta l’attrezzatura. Le sale antidoping saranno separate. Nessun raduno generale alla vigilia della partita: gli arbitri «dovranno rimanere nella propria residenza». Non ci sarà verifica dei tesserini all’appello delle squadre e tutto sarà igienizzato, dal fischietto alle apparecchiature elettroniche.