CAMPIONATI ESTERI

La Merkel ferma la Bundesliga. E in Spagna si preparano allo stop

Alessandro Austini

L’estensione del divieto di grandi raduni in Germania fino alla fine di agosto minaccia l’obiettivo della Bundesliga di ripartire a maggio con lo svolgimento delle partite a porte chiuse. L’annuncio della cancelliera Angela Merkel, che vieta gli assembramenti di oltre due persone, assicura di fatto che la prossima stagione della Bundesliga non possa iniziare come previsto ad agosto. Dopo i colloqui tra la Merkel e i 16 governatori statali sull’allentamento delle restrizioni, il bavarese Markus Soder ha dichiarato che la Bundesliga non è un problema, il che significa che ci sono priorità molto più grandi del calcio. La Bundesliga, che si è fermata l’11 marzo, sperava di riprendere a maggio senza spettatori, ma il numero di persone necessarie nelle sedi (le due squadre, sostituti, allenatori, personale medico, sicurezza per garantire che i tifosi stessero lontani) sta a significare che anche le partite a porte chiuse sono a forte rischio. Intanto anche in Spagna si preparano all'eventuale stop definitivo del campionato. Se la Liga non dovesse concludersi e anche la Uefa dovesse arrendersi al coronavirus e all’impossibilità di portare a termine i campionati, la RFEF ha già la soluzione per stabilire le squadre da mandare in Europa. Nulla di rivoluzionaro o sorprendente: sarà valida la classifica della 27esima giornata, ovvero l’ultima disputata prima della sospensione. In Champions, dunque, andrebbero Barcellona, Real Madrid, Siviglia e Real Sociedad, in Europa League Getafe e Atletico Madrid.  La terza qualificata all'Europa League sarà l’Athletic Bilbao, finalista di Coppa del Re con la Real Sociedad, squadra che con la classifica cristallizzata andrebbe in Champions visto che è tra le prime 4. Se la Liga non dovesse riprendere e il derby basco non si dovesse disputare, l’Athletic andrebbe in Europa League come finalista della Coppa Nazionale.