LA STANGATA

Clamoroso: l'Uefa caccia il Manchester City per due anni dalle coppe

Alessandro Austini

Il Manchester City fuori dalle coppe europee per due anni. E' la durissima e clamorosa sentenza appena emessa dalla Uefa per punire il club allenato da Pep Guaridola per le violazioni del Fair Play Finanziario. Nel comunicato si legge che "La UEFA prende atto della decisione della Camera arbitrale indipendente dell'Organismo di controllo finanziario del club (CFCB), emessa oggi, che includeva il seguente riassunto del suo contenuto ed effetto da annunciare come richiesto dalle Regole procedurali che regolano il CFCB: A seguito di un'audizione tenutasi il 22 gennaio 2020, la Camera Giudicatrice dell'Ente di controllo finanziario del club UEFA (CFCB), presieduto da José da Cunha Rodrigues, ha notificato oggi al Manchester City Football Club la decisione finale sul caso che è stato deferito dal CFCB. La Camera dei giudici, dopo aver esaminato tutte le prove, ha riscontrato che il Manchester City Football Club ha commesso gravi violazioni del regolamento sulle licenze e sul fair play finanziario sopravvalutando le entrate della sua sponsorizzazione nei suoi conti e nelle informazioni di pareggio di bilancio (break-even) presentate alla UEFA tra il 2012 e 2016. La Camera giudicante ha anche riscontrato che, in violazione del regolamento, il Club non ha collaborato alle indagini sul caso da parte del CFCB. La Camera dei giudici ha imposto misure disciplinari al Manchester City Football Club stabilendo che sarà escluso dalla partecipazione alle competizioni UEFA per club nelle prossime due stagioni (vale a dire le stagioni 2020/21 e 2021/22) e pagherà una multa di 30 milioni di euro . La decisione della Camera arbitrale è soggetta a ricorso in Cassazione per lo Sport (CAS). Se il Manchester City Football Club eserciterà tale diritto, l'intera decisione motivata della Camera giudicante non sarà pubblicata prima della pubblicazione della sentenza finale da parte del CAS. " Come rilevato dalla Camera dei giudici, il club ha il diritto di presentare ricorso contro questa decisione dinanzi al Tribunale arbitrale per lo sport. Pertanto, la UEFA non commenterà ulteriormente questa decisione in questa fase". Il Manchester City commenta così la vicenda e annuncia il ricorso: "Siamo delusi ma non sorpresi dall'annuncio di oggi da parte della Camera dei giudici UEFA. Il Club ha sempre anticipato il bisogno ultimo di cercare un organo indipendente e un processo per considerare in modo imparziale l'intero corpus di prove inconfutabili a sostegno della sua posizione. Nel dicembre 2018, il capo investigatore della UEFA ha presentato in anteprima pubblicamente l'esito e la sanzione che intendeva consegnare al Manchester City, prima ancora che fosse avviata qualsiasi indagine. Il successivo processo UEFA iha mostrato che c'erano pochi dubbi sul risultato che avrebbe prodotto. Il Club ha formalmente presentato reclamo all'organismo disciplinare UEFA, un reclamo che è stato convalidato da una sentenza CAS. In poche parole, questo è un caso avviato dalla UEFA, perseguito dalla UEFA e giudicato dalla UEFA. Con questo processo pregiudizievole ormai terminato, il Club perseguirà un giudizio imparziale il più rapidamente possibile e quindi, in primo luogo, avvierà il procedimento con il Tribunale Arbitrale per lo Sport". Trema quindi l'Europa intera del calcio, visto che negli ultimi anni sono diversi i club che hanno "gonfiato" i ricavi aggirando le norme del Fair Play Finanziario per rispettare i paletti. In Italia, la scorsa estate il Milan aveva raggiunto una sorta di accordo per raggruppare le varie violazioni degli ultimi anni in una sanzione unica, non giocando l'Europa League di quest'anno a cui si era qualificata. Ad oggi, secondo le prime stime, le società che faticheranno maggiormente in Serie A per rispettare i limiti entro il prossimo 30 giugno, data di chiusura dei rispettivi bilanci d'esercizio, saranno Juventus, Inter e Roma, oltre il Milan stesso.