IL POSTICIPO

Lazio, colpo Champions: rimontata la Sampdoria

Silvia Sfregola

La Samp si illude con Zapata di poter infilare la settima vittoria consecutiva casalinga, ma non fa i conti con il cuore di una Lazio che tra l’80’ e il 91’ la ribalta con Milinkovic-Savic e Caicedo, tornando a volare alto dopo aver collezionato un punto nelle ultime due partite. Inzaghi prosegue così nella sua striscia di successi esterni, Giampaolo invece incassa il secondo ko di fila. Nel freddo di Marassi scatta meglio la Samp dai blocchi: decisivo Radu sulla fuga di Zapata innescata da Quagliarella; quindi un retropassaggio "morbido" di Bastos costringe Strakosha all’affannoso anticipo sul colombiano, mentre il mancino di Barreto (Linetty è ancora out, così come Strinic, infatti c’è Murru a sinistra) finisce fuori. La Lazio soffre il pressing blucerchiato, guidato da Torreira: Inzaghi ha scelto per la settima volta di fila la stessa formazione iniziale. De Vrij comanda la difesa, Immobile l’attacco. Prima chance biancoceleste al 15’: Lulic pesca Parolo che salta più in alto di Murru ma non trova la porta a pochi passi da Viviano; poi il destro a giro di Immobile non finisce lontano dal palo sinistro. I ritmi sono molto alti e allora Strakosha è costretto a mettere i pugni sul mancino di Ramirez (che ci riproverà poco dopo con una bella azione personale) mentre il primo lampo di Luis Alberto si spegne sul fondo e una manovra corale libera al tiro Parolo, impreciso. Si mette in proprio anche Radu: alto, non di molto. Squadre lunghe, ne guadagna lo spettacolo: Luis Alberto, lanciato da Milinkovic-Savic, si prede sul più bello; perfetto invece Strakosha ad arginare Zapata, assistito da Praet. Replica Viviano, che respinge il bolide di Immobile, poi salva sulla linea Bereszynski sul tentativo di Luis Alberto. Prima dell’intervallo ci prova anche Quagliarella, ma senza particolare fortuna. Lazio in crescita e non particolarmente fortunata in avvio di ripresa: Marusic per Parolo, diagonale di prima intenzione e palo pieno. Nel momento migliore dei biancocelesti, però, la Sampdoria passa in vantaggio (56’): de Vrij e Bastos vanno su Quagliarella e lasciano libero Zapata, che non può sbagliare un vero e proprio rigore in movimento. Inzaghi si gioca le carte Lukaku e Caicedo, mentre Giampaolo risponde con Kownacki e Alvarez. Il finale sarà tutto biancoceleste. La fortuna stavolta sorride alla Lazio, che trovano il pareggio in mischia con Milinkovic-Savic, il più sveglio in area blucerchiata; poi, dopo un rigore reclamato da Immobile per un mani sospetto di Bereszynski, quasi all’ultimo respiro Milinkovic innesca l’azione che porta al rimpallo Immobile-Viviano e al comodo tap-in di Caicedo. Che riscatta in un colpo solo il penalty causato una settimana fa contro la Fiorentina e rilancia le ambizioni di una Lazio mai doma. Per la Samp un ko inatteso, ma il gioco, dopo la brutta sconfitta di Bologna di una settimana fa, si è comunque visto.