MOTOGP

Marquez vola, solo undicesimo Dovizioso

Luigi Salomone

Marc Marquez vola, Andrea Dovizioso annaspa ma domani potrebbe essere tutt’altra storia. Le qualifiche di Phillip Island mettono dieci posizioni di distacco sulla griglia di partenza fra i due contendenti. Il Cabroncito conferma di avere un feeling speciale con la pista australiana dove per il quarto anno di fila partirà in pole. Che lo spagnolo della Honda andasse forte lo si era già visto nelle libere e la conferma è arrivata in una sessione di qualifica disputata completamente sull’asciutto (qualche goccia di pioggia solo nelle altre due classi), in cui ha rifilato oltre tre decimi a Maverick Vinales, secondo nella classifica dei tempi. «Sul giro secco sono andato forte ma anche il passo è molto buono», sorride Marquez, a suo agio sia con le soft che con le medie. Tutt’altro umore per il Dovi, all’interno di una giornata completamente da dimenticare per la Ducati. Il pilota forlivese cade durante le ultime libere e ne paga le conseguenze in qualifica dove non riesce a far meglio dell’undicesimo tempo, a oltre un secondo da Marquez: quarta fila e gara in salita. «La caduta nelle FP4 ci ha un po' condizionato, il feeling non è stato più ottimo come prima. È un circuito un pò difficile, bisogna avere molta fiducia sul davanti per andare forte e non ho guidato perfettamente. Ma anche l’anno scorso siamo partiti abbastanza indietro e siamo arrivati quarti, è un campionato pazzo e non bisogna mai mollare». E lo stesso Marquez non si fida, memore di quanto accaduto una settimana fa: «L’approccio alla gara sarà più meno lo stesso da parte mia, dare il 100% e vedere dove posso arrivare. Dovizioso è undicesimo ma anche in Giappone partiva nono...». Detto che è andata peggio anche agli altri ducatisti (brutta caduta per Lorenzo nelle terze libere con distorsione della caviglia e maiorchino costretto a partire dalla sesta fila assieme a Baz e Petrucci), chissà che Dovizioso non possa ricevere un aiuto dall’ex compagno di squadra Iannone, ottimo quarto con la Suzuki, mentre Valentino Rossi vive un’altra giornata di sofferenza e deve accontentarsi del settimo tempo. Il Dottore, tra l’altro, a causa della pioggia nelle terze libere è costretto a passare dal Q1 e per domani deve sperare che la tregua concessa dal meteo prosegua visto che la Yamaha continua a non brillare nonostante il secondo tempo di Maverick Vinales. Lo stesso spagnolo, a 333 millesimi da Marquez, ha ammesso che «dai test invernali a oggi non abbiamo migliorato molto la moto» e lo scarso grip manda in sofferenza la YZR-M1. «La moto non sta funzionando come nei test - ha aggiunto - le gomme sono cambiate tanto e con la pioggia abbiamo avuto gli stessi problemi del Giappone». Le previsioni, però, non promettono bene e Vinales dovrà anche guardarsi da Johann Zarco che dopo la pole di Motegi si conferma in prima fila col terzo tempo mentre l’Aprilia, dopo le ottime indicazioni delle libere, centra solo l’ottavo crono con Aleix Espargarò. In Moto3 Jorge Martin stabilisce il record stagionali di pole (otto) con Romano Fenati in seconda fila e dietro Joan Mir, a un passo dal titolo. Ci ha preso gusto Mattia Pasini che dopo essersi preso una ’pausà fra Aragon e Motegi torna in pole - la quinta in sette gare - nella classe di mezzo.