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Lazio, 40 anni fa il mito di Giordano

Simone Pieretti

Da una parte un mito, dall’altra uno sfrontato ragazzo trasteverino con il mito di Cruijff che in un pomeriggio di inizio autunno regala alla Lazio uno dei successi più avvincenti della storia. E’ il 2 ottobre 1977, i biancocelesti di Vinicio affrontano la Juventus; i favori del pronostico sono dalla parte dei bianconeri, il campo dirà altro. In un Olimpico gremito da quasi settantamila spettatori, Bruno Giordano segna due gol incredibili spingendo la Lazio verso un rotondo successo. Gli assist arrivano dal piede mancino di Pietro Ghedin, l’attaccante romano li capitalizza al meglio; il primo è una girata al volo all’incrocio dei pali, il secondo diventerà un gol leggendario: pallonetto allo stopper Morini, pallonetto su Zoff in uscita, e palla in rete. “Fu l’incoscienza dei vent’anni - sottolinea il bomber laziale a distanza di quarant’anni - lì per lì non mi resi neanche conto di ciò che avessi fatto. Davanti a me avevo un mito assoluto come Zoff, feci un gesto istintivo contro quella che era considerata la difesa più forte del campionato, e che di fatto era la difesa della Nazionale. Sono contento che a distanza di molto tempo i nostri tifosi ricordino ancora i miei gol. Quando tiravo in porta cercavo sempre di fare qualcosa di bello - sottolinea - il calcio è uno spettacolo, ritenevo giusto offrire agli spettatori qualcosa di emozionante. Segnare tanto per segnare non mi dava soddisfazione, la verità è che cercavo di fare soltanto gol belli. Se non avessi seguito questa filosofia, forse qualche rete in più l’avrei anche segnata…”.