L'ULTIMA CASSANATA

Antonio Cassano senza pace: lascio il Verona, non il calcio

Davide Di Santo

"Non ho intenzione di lasciare il calcio semplicemente non me la sento di continuare con l'Hellas Verona". Antonio Cassano ci ripensa, ancora una volta. "Fisicamente sto benissimo come dimostrato nei 15 giorni di preparazione ma mentalmente non sono stimolato a continuare in questo club - ha scritto l'attaccante barese sulla pagina Facebook della moglie Carolina Marcialis - Ringrazio di cuore il presidente Setti... il ds Fusco, Pecchia e la squadra per la disponibilità concessa".  La telenovela era iniziata martedì scorso. Cassano voleva lasciare il Verona e il calcio dopo soli otto giorni di ritiro dalla firma dl contratto con l'Hellas. Nella conferenza stampa convocata d'urgenza il dietrofront: "È stato un momento di debolezza, ero stanco, stavo sbagliando ancora una volta. Sono convinto della scelta che ho fatto, voglio continuare a giocare. La decisione di pancia era una cazzata clamorosa, più grande di quelle che ho già fatto. È il momento di continuare e fare l’ultimo miracolo della mia carriera facendo una grande stagione". Dopo quattro giorni siamo da capo.  In mattinata le parole amare del presidente Maurizio Setti: "Questo ragazzo non ce la fa di testa, anche se fisicamente sta bene. Evidentemente non riesce a rimanere lucido in un gruppo e vuole restare a casa. Parla e poi sta muto: peccato". "Non me l'aspettavo. Avevamo anche parlato l'anno scorso, discutendo un po' delle piazze, che a Verona gli sarebbe piaciuto giocare. Non so quali siano i motivi, magari gli manca Genova, si trova bene qua. Un giocatore come Antonio, se non ha la scintilla, è difficile si possa trovare bene", commenta il portiere della Sampdoria, Emiliano Viviano.