Rossi, un calcio al Mondiale
«Alla fine Marquez è riuscito a farmi perdere il mondiale» sono le parole di un Valentino Rossi sconsolato che ha pronunciato al termine del gran premio della Malesia, che comunque andrà a finire il mondiale verrà ricordato come il gran premio che farà da ago della bilancia ad una stagione sicuramente avvincente ma macchiata dai «fatti di Sepang». Partiamo dalla fine, ossia dalla vittoria per distacco di Pedrosa davanti a Lorenzo e Rossi. Ma quello che ha segnato la gara, è stato il contatto tra Rossi e Marquez avvenuto nel corso del settimo giro: Rossi ha infilato Marquez e poi ha volontariamente allargato la traiettoria portando fuori pista il rivale fino al contatto nel quale Marquez è caduto. Da quel momento in poi la gara, il vincitore ed il podio non hanno più avuto valore. Tutto è iniziato giovedì quando Rossi ha accusato Marquez in conferenza stampa di averlo ostacolato volutamente nella gara in Australia per favorire Lorenzo. Quasi nessuno ha creduto alle parole di Rossi, tantomeno Marquez che si è detto «sconvolto dalle parole di Valentino». Nelle qualifiche la schermaglia tra i due si è trasferita in pista, per concludersi domenica mattina nel modo peggiore. Marquez probabilmente ha dato un po’ troppo fastidio a Rossi, ostacolandolo più volte con frenate ritardate e spezzando il ritmo del pesarese. Marquez ha danzato davanti alla Yamaha di Rossi per diversi giri, fino a quando Rossi ha intimidito Marquez fino al contatto. «Marquez sa benissimo cosa ha fatto, e tutti hanno capito cosa è successo veramente» ha dichiarato Rossi, «è tutto molto chiaro dal filmato dell’elicottero dove si vede che io allargo la traiettoria per far perdere tempo a Marquez, poi l’ho guardato negli occhi per dirgli "cosa stai facendo?"». Rossi analizza lucidamente i fatti e non nasconde la propria volontà di ammonire l’avversario. Rossi racconta ovviamente la sua verità, ma al di la delle considerazioni, è indubbio che Valentino sia caduto nella trappola di Marquez che ha fatto di tutto per innervosire l’avversario che, dopo qualche gestaccio verso il pilota della Honda, ha pensato di passare ai fatti. Se la condotta di Marc è da considerare antisportiva (Marquez non si sta giocando il mondiale, e trascina in pista le sue antipatie personali) è chiaro che anche il gesto di Rossi è da condannare, e la cosa che dispiace è che un campione come Rossi debba macchiare la sua irripetibile carriera con un gesto talmente plateale quanto sbagliato. «Stavamo facendo una buona gara fino all'incidente, era una lotta accesa ma leale poi alla curva 14 mi ha sorpassato e poi ha raddrizzato la traiettoria per portarmi fuori pista, poi si è voltato a guardarmi ed a quel punto mi ha dato un calcio facendomi cadere. Non ho mai visto una cosa del genera, non voglio commentare e lascio che sia la direzione gara a decidere. L’unica cosa che so e che potevamo farci molto male». Già, la direzione gara: al termine della gara sia Marquez che Rossi sono stati convocati in direzione gara (GUARDA IL VIDEO DEL FACCIA A FACCIA), che ha comminato una penalità di tre punti sulla patente di Rossi, che sommati al punto preso a Misano fanno scattare la sanzione di partire dall’ultima posizione al prossimo gran premio. Una punizione «farsa» che di fatto mette le mani sul mondiale consegnandolo nelle mani di Lorenzo che grazie al secondo posto ha ridotto il gap in campionato da 11 a sette punti, ma Farsa anche perché se si ravvede un comportamento antisportivo nel gran premio di Malesia, bisogna annullare il risultato del pilota durante il gran premio di Malesia, prendere provvedimenti al prossimo gran premio è uno strenuo tentativo di usare il bastone senza però compromettere l’appeal dell’evento sportivo di Valencia. Nella giornata dei comportamenti sopra le righe non è mancato Lorenzo, che smesso il casco si è presentato in direzione gara ed ha urlato e chiesto che Rossi fosse squalificato. Lorenzo ha così preso palesemente le parti di Marquez, o meglio ha cercato di portare acqua al suo mulino cercando di trarre il massimo profitto dalla sua gara. Toni accesi quindi a 360 gradi che attendono solo di esplodere il prossimo 8 novembre quando Rossi&C. si presenteranno a Valencia per l'ultimo gran premio della stagione, che in un modo o nell'altro deciderà le sorti del mondiale 2015 della MotoGP.