Mezzogiorno di fuoco sul Tevere col derby dei canottieri

Col fiato sospeso. Mezzogiorno di fuoco oggi sul Tevere con il 36° Derby Roma-Lazio di canottaggio, la più attesa e spettacolare delle regate capitoline. È l’Oxford-Cambridge «de noantri», solo due equipaggi - a bordo dell’otto, un siluro di 18 metri largo appena 40 cm - i giallorossi del Circolo Canottieri Roma contro i biancocelesti della Lazio, due club confinanti, cik to cik al Lungotevere Flaminio, ma divisi da una rivalità tanto profonda quanto cordiale. Il percorso va dall’altezza del galleggiante IUSM (a monte di Ponte Duca d’Aosta) a quello della Lazio (prima di Ponte Risorgimento), 1500 m con più di un’insidia per i «correntini» fasulli. Partenza alle 12, con la premiazione subito a fine gara presso la Roma (lungotevere Flaminio 39) organizzatrice quest’anno. I biancocelesti sono in vantaggio nelle vittorie (15 a 11, 9 edizioni non disputate) e il tempo record da battere quello della Lazio (4’ netti) nel 2006. La Roma (Mascarenhas, Marcucci, Cardarelli, Salvati, Severati, Micozzi, Guido, Ansuini, timoniere Morisani, allenatore Migliaccio, d.s. Londei) non vince dal 2007 e la grande coppa in argento massiccio del Derby è dal 2008 nella bacheca avversaria, con la Lazio (Paolucci, Negrini, A. Patti, Berra, Aicardi, Albero, Lalli, F. Patti, tim. F.Petri, all. Artico, d.s. P. Petri) leggermente favorita pure stavolta. «Siamo riusciti a ricompattare una formazione di tutti soci, come vuole la tradizione», sospira Massimo Londei, derby-winner 1983. «Per il resto ci affidiamo allo stellone giallorosso». I biancocelesti torneranno in acqua con vogatori collaudati e la sedicenne timoniera Flaminia Petri già vincitrice 2012: «Qualche timore lo abbiamo, più di un allenamento è saltato», fa pre-tattica Artico, primo in 6 Derby da atleta e uno da trainer. Presenze di spicco l’olimpico Bruno Mascarenhas (bronzo ad Atene 2004 in 4 senza) nella Roma e il vice iridato Franco Berra (argento a Siviglia 2002 in doppio) con la Lazio. Anteprima alle 11 col Trofeo Gianfranco Perugini in 8 iole, dedicato a uno dei «padri» della manifestazione.