Simone Pieretti La Juventus batte il Milan e allontana la crisi: saranno i bianconeri a sfidare la Lazio nella prima semifinale di Coppa Italia in programma il prossimo 23 gennaio.

Decideun gol di Vucinic ai supplementari, con i bianconeri capaci di ribaltare il vantaggio rossonero firmato in avvio dal solito El Shaarawy. Conte esclude Pirlo, e cambia altri sei giocatori rispetto all'ultima sfida con la Sampdoria. Dall'altra parte Allegri non fa sconti, e manda in campo la miglior squadra possibile. La partita è sentita, la posta in palio alta: dopo un minuto Lichtsteiner rifila una gomitata in faccia a De Sciglio: Mazzoleni - direzione carente, la sua - fa finta di niente. L'avvio dei rossoneri è buono, e già al 3' Ambrosini impegna Storari con un sinistro a fil di traversa che il portiere manda in angolo. Al 6' il Milan passa. Boateng salta Bonucci, serve El Shaarawy che controlla, e con un destro in diagonale a pelo d'erba sblocca il risultato. La Juve replica, ma il colpo di testa di Matri non è efficace. Il ritmo è intenso - non ci si risparmia - le entrate sono energiche. Mazzoleni sanziona un intervento di Acerbi al limite del'area: il milanista prende il pallone in maniera evidente. Giovinco ringrazia, e con un destro a girare - scavalcata la barriera - infila la palla alla destra di Amelia. Uno a uno. Sono passati dodici minuti. Gli animi si accendono, Mexes abbatte Giovinco sulla linea laterale: intervento durissimo, e cartellino giallo. Conte si infuria con motivata ragione. Al 19' ancora Juventus: Matri ha l'opportunità di battere a rete, ma calcia a salve. Boateng ferma irregolarmente Giaccherini: Giovinco ha l'opportunità di ripetersi ma stavolta Amelia interviene tempestivamente togliendo la palla dall'incrocio. Il Milan accusa la freschezza atletica dei bianconeri: al 32' Giovinco non sfrutta a dovere un errore del mediocre Acerbi. Bonucci intercetta un tiro di prima intenzione di El Shaarawy dopo un errore di rilancio da parte di Storari. Sull'angolo successivo Mexes (già ammonito) impedisce al portiere di rilanciare: ci sarebbe il cartellino giallo, Mazzoleni se lo tiene stretto nel taschino. All'intervallo è uno a uno: la Juve si fa preferire per le giocate in velocità, per il ritmo incessante, per la naturalezza con cui sviluppa la manovra offensiva, per il modo in cui controlla le offensive avversarie. Il Milan concede troppo, soffre nel mezzo - con Mexes e Acerbi mai all'altezza della situazione - fatica a ripartire, propone il gioco in maniera scolastica. In avvio di ripresa Vidal serve involontariamente Giovinco che - quasi sorpreso dall'assist - calcia in maniera poco convinta. Conte toglie Giovinco e getta nella mischia Vucinic, Allegri si gioca la carta Bojan, inserendo anche Niang. Entra anche Pirlo, ma a questo punto i suoi compagni hanno finito la benzina. E con i bianconeri in apnea, esce il Milan, che fin qui ha speso molto meno. I rossoneri vicini al colpaccio a tre minuti dal 90': De Sciglio crossa per Niang che di testa sfiora il palo. Ambrosini alza bandiera bianca: un sinistro presagio che troverà riscontro poco dopo. L'ultima occasione è ancora del Milan, con una punizione che Montolivo calcia sulla barriera. Si va ai supplementari. E dopo cinque minuti la Juve colpisce: Giaccherini riparte in contropiede e serve De Ceglie che tocca il pallone, Mexes buca l'intervento in anticipo e Vucinic - da pochi passi - fulmina Amelia. A cento secondi dal termine Traorè ha sui piedi la palla del pareggio, ma calcia su Storari. Game over: passa la Juve.