Quel tocco di genio al di sopra dell'etica

Cassanoregala magie anche davanti alle telecamere, qualche volta un po' pesanti, ma alla faccia di una nazionale anestetizzata da un codice etico sbandierato più nella mente di Prandelli che nella realtà. Fantantonio non fa sconti a nessuno e regala la sensazione che è vicino un acuto anche in campo. È tornato a vivere dopo la grande paura per il problema al cuore, ha detto la sua senza peli sulla lingua dispensando parole importanti e qualche frase troppo colorita (quella sui gay). In un mondo pieno zeppo di ipocriti, applausi convinti a chi dice la verità che magari farà anche male a qualcuno (Galliani non avrà preso bene l'uscita sugli obiettivi futuri di un Milan ridimensionato, ad esempio) ma è assolutamente fondamentale per mettere un po' di sale nel calcio dove ci si prende tutti troppo sul serio. E poi, viva Balotelli messo in discussione per un gol (clamoroso) sbagliato contro la Spagna. Ebbene, dietro un semplice errore di un attaccante, si è vista presunzione, indolenza e apatia per tornare a colpire un ragazzo «cattivo». Che di stupidaggini ne ha fatte tantissime. Ma solo col suo innato talento possiamo sperare di reggere botta in questo Europeo. Basta con la normalizzazione della nazionale, meglio affidarsi alla «follia» tecnica dei nostri due giocatori migliori perché solo così possiamo puntare al bersaglio grosso. Inutile rispolverare Di Natale, che pure è una garanzia nell'immediato, inutile aspettarsi guizzi di genio da giocatori mediocri o semplici comparse, siamo nelle loro mani, ops nei loro piedi e soprattutto nelle loro teste. Saranno anche un po' «matte», ma almeno danno segni di vita.