Le stelle illuminano Roma

IlForo Italico aspettava soltanto loro, Federer e Nadal, gli eterni rivali del tennis moderno, e per loro si è subito entusiasmato: due match semplici, due esordi sul velluto, ma tanti applausi e tanto affetto dal pubblico record degli Internazionali. Eppure, anche se solo per un attimo, gli spettatori accorsi al Foro hanno tremato. «Federer è in dubbio, potrebbe non giocare». Soltanto una voce? «No - ha confessato lo svizzero subito dopo la partita - fino a questa stamattina non sapevo se giocare: volevo capire le mie reali condizioni fisiche dopo la vittoria di Madrid, perché questo è un periodo duro della stagione con tanti tornei e due Slam alle porte. Poi mi sono allenato e ho sciolto le riserve». Chi sa se il povero Berlocq, vittima predestinata sul Centrale del Foro, sapeva dei dubbi ronzanti nella testa del re svizzero. Certo l'onesto terraiolo argentino, numero 38 Atp, avrebbe preferito evitare Federer e magari affrontare un abbordabile lucky loser. E invece all'ora di pranzo il numero due mondiale si è presentato regolarmente in campo per un buon allenamento agonistico (6-3 6-4 in poco più di un'ora) e poi si è soffermato su programmi e obiettivi. «Sono felice per la vittoria di Madrid e il 2° posto nel ranking - ha dichiarato Federer - ma i cambiamenti in classifica non mi sconvolgono. L'importante è rimanere nella top ten: avere la seconda o la terza testa di serie a Parigi non cambia le cose né per me, né per Nadal. La doppietta Roland Garros-Wimbledon? Difficile. Magari è più semplice vincere i Championships e poi l'Olimpiade». Per Nadal, invece, è sicuramente più semplice conquistare il Roland Garros sull'amata terra battuta. Dopo due giorni di allenamento e attesa nel primo match serale lo spagnolo ha testato la superficie rossa del Foro Italico, ritrovando d'incanto gli automatismi persi sull'odiato campo blu di Madrid. L'avversario di primo turno non era Djokovic, è vero, ma Florian Mayer è giocatore di qualità, come dimostrato qui all'esordio contro il giovane canadese Raonic ma anche lo scorso anno a Shanghai, dove proprio Nadal dovette arrendersi. Stavolta, però, lo spagnolo non ha lasciato scampo al tedesco, dominando il primo set e poi sfruttando con la solita fantastica frustrata mancina l'unica occasione concessa dall'avversario nel secondo per chiudere 6-1 7-5. Il pubblico del Foro ama i campioni, applaude Nadal e rimpiange la Azarenka: nell'ultimo match serale la numero uno ha superato l'israeliana Peer (6-1 6-2), ma poi ha annunciato il ritiro dal torneo per un problema alla spalla. Per fortuna Roma può consolarsi con Serena Williams: la campionessa americana ha sofferto contro l'ex top 3 Petrova, ma risolto la contesa in rimonta (4-6 6-2 6-3) e poi festeggiato insieme alla sorella Venus (7-5 6-1 alla Makarova). Non è una campionessa, invece, l'ex numero uno Wozniacki, costretta al ritiro per problemi respiratori contro la Medina Garrigues, peraltro già in vantaggio 6-4 4-0. E il torneo femminile ha perso subito anche la francese Bartoli, dominata 6-3 6-1 dalla Goerges. Ma il pubblico del Foro certo non si dispera, perché oggi giocano ancora Roger e Rafa.