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Domenico Latagliata Domenica scorsa, quando è entrato in campo, si è beccato qualche fischio anche dai tifosi bianconeri e non solo da quelli della Roma: però, se la Juvenrus vincerà lo scudetto, Marco Borriello potrà sostenere a ragione di avere

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Eallora: colpo di testa di Vucinic, sinistro al volo sul palo più lontano e tanti saluti al Milan. Poi, una corsa inarrestabile verso Conte e le prime parole ai microfoni di Sky: «Assaporo una sensazione che non provavo da parecchio tempo, sono felicissimo come poche volte mi è capitato – commenta Borriello - Era la mia diciassettesima presenza stagionale? Credo nel lavoro, non nella scaramanzia. Sono arrivato a Torino fuori condizione, ma ora sto bene fisicamente e spero di poter espremiere quello che valgo anche nella Juventus. Sono pronto a dare tutto in queste quattro battaglie che mancano. Qui c'è un gruppo di grandissime persone, straordinario. Tutti mi hanno abbracciato e sono felicissimo per questo» Poi la dedica: «Questo gol lo dedico ad Andrea Fortunato, oggi è l'anniversario della sua morte: me lo sentivo che avrei segnato, è andata bene». Sulla volta scudetto l'attaccante resta però cauto: «È un gol da tre punti, ma mancano ancora quattro partite e la strada è ancora lunga. Adesso avremo una partita difficilissima contro il Novara, non è scritto nulla». Nel frattempo, il Cesena è matematicamente retrocesso ma è uscito tra gli applausi della sua gente: non tutti gli stadi sono pieni di idioti, insomma. I primi minuti di match sono equilibrati, anche se all'8' la Juve potrebbe passare con un rigore generosamente concesso per un fallo di mano di Moras apparso apparso fuori area. Dagli undici metri va Pirlo che però, come già contro la Roma, sbaglia colpendo il palo alla destra di Antonioli. La Juve ci prova allora sui corner o dalla distanza: al 24' Marchisio calcia da fuori ma la palla termina alta. Al 27', dopo un angolo, Vucinic va di testa sul primo palo: palla di poco alta. Prima di metà gara, poi, punizione dalla destra di Pirlo sul secondo palo dove De Ceglie colpisce di testa trovando però un super Antonioli che, con la complicità del palo, devia in angolo. Ovviamente, è dominio bianconero anche nella ripresa e al 5' il gol pare cosa fatta: Matri, in posizione dubbia, si presenta solo davanti ad Antonioli e lo supera, ma il portiere è bravissimo a scattare e smanacciare lontano la palla proprio sulla linea di porta. Conte allora mete mano alla fantasia: via Caceres per Giaccherini, poi De Ceglie e Matri per Borriello e Del Piero. I frutti arrivano quasi subito: al 34' una punizione di Del Piero viene miracolosamente salvata da Antonioli. Ma il portiere del Cesena nulla può un minuto dopo: cross di Del Piero dalla fascia destra, sponda aerea di Vucinic e sinistro in controbalzo di Borriello che firma la sua prima rete con la Juventus e torna a festeggiare un successo personale a quasi un anno di distanza dall'ultima volta. Una rete pesantissima, che tiene il Milan a distanza di sicurezza. Il Cesena non ha più energie e non reagisce nemmeno: la Juventus è sempre più vicina allo scudetto. Domenica, a Novara sotto gli occhi di Platini – originario di un paesino di quelle parti – altro giro e magari altro passo avanti. Perdere il tricolore sarebbe follia pura.

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