L'Inter di Stramaccioni ci riprova

Losplendido anticipo della 30ª giornata di campionato finisce 1-1, con il vantaggio rossonero di Robinho, il pareggio etneo di Spolli e le polemiche post-match di Massimiliano Allegri e Adriano Galliani, infuriati per un gol fantasma non convalidato al Milan. L'episodio incriminato arriva al 20' della ripresa, quando il Catania ha già meritatamente raggiunto il pareggio e la squadra di Allegri sta attaccando per conquistare i tre punti. Ibrahimovic lancia in profondità Robinho, il brasiliano salta Carrizo e conclude debolmente con il sinistro: la traiettoria beffa Legrottaglie e Spolli, ma l'accorrente Marchese respinge il pallone nei pressi della linea. La decisione presa dall'arbitro Bergonzi con l'aiuto del primo assistente è difficile, molto difficile, ma Allegri è comunque furioso: «Il gol di Robinho era valido - ha attaccato il tecnico rossonero a fine partita - anche se difficile da vedere. Tutti parlano e invece dovrebbero stare zitti, noi non protestiamo mai, ma a questo punto dobbiamo tutelarci. Quest'anno abbiamo giocato quattro partite equilibrate contro Fiorentina, Lazio, Juventus e ora Catania (tre pareggi e una sconfitta, ndr): tutte le volte abbiamo subito decisioni contrarie. E stavolta Ibra e Boateng sono stati anche fermati per fuorigioco inesistente». Qualche minuto dopo, all'uscita dello stadio, Galliani ci mette il carico da undici: «È inaccettabile quello che è accaduto - tuona il dirigente rossonero - è la seconda volta che ci tolgono un gol regolare, quello di Muntari era ancor più evidente, ma non è possibile che per essere gol per il Milan il pallone dev'essere fermo in fondo al sacco. Spero che questo non vada a inficiare il nostro campionato, perché sono due situazioni che possono insidiare il nostro cammino». Al di là dell'episodio, il pareggio tra Catania e Milan è risultato giusto, perché la squadra di Montella ha dimostrato ancora una volta di meritare le zone alte della classifica. Nonostante il ravvicinato impegno contro il Barcellona, al Massimino Allegri utilizza il turnover con il contagocce: Nesta e Seedorf a casa per riposare, Boateng in panchina, ma Ibra, Robinho, Ambrosini e Nocerino regolarmente in campo con Mexes, Bonera, Antonini e i recuperati Abate e Aquilani. Scelte ripagate dal campo, almeno nel primo tempo. Reduce da sette risultati utili consecutivi, il Catania parte forte. I rossoneri, però, non si fanno intimorire e prendono in mano il gioco. In fondo basta un'azione conclusa male da Emanuelson, incapace di battere Carrizo da due passi, per spaventare il Catania. Al resto ci pensa il solito Ibrahimovic, che prima sfiora il gol fermato in extremis dal portiere argentino e poi al 34' serve l'assist del vantaggio a Robinho. Nonostante la fantastica e sfortunata conclusione di Gomez al 38', il Catania è frastornato. Nella ripresa, però, gli etnei ripartono alla grande. Al 47' Gomez segna, ma Bergonzi annulla per un millimetrico fuorigioco di Bergessio. Al 50' ci prova Barrientos, al 52' ancora Bergessio, tre minuti più tardi Lodi, finché al 57' Spolli raccoglie la sponda aerea di Legrottaglie e di testa batte l'immobile Abbiati: 1-1. Dopo il discusso episodio di Robinho, ci provano Mexes e Ibra, ma la diga del Catania regge e la Juve ringrazia: stasera, battendo il Napoli, sarebbe a due soli punti dalla vetta.