di Gianfranco Giubilo Che meraviglia, tutto in due soli giorni, tempi brevi per l'ultima di andata.

Inattesa dei quali molto ci mancheranno quelle affascinanti notturne con quattro pupazzi di neve sugli spalti oltre a quelli che, in campo, rischiavano di diventarlo. Proprio le due protagoniste della sfida di martedì a Torino saranno di scena negli anticipi, prima la Roma all'Olimpico con il Cesena e in serata gli juventini a Bergamo. Luis Enrique si guarda bene dall'anticipare la formazione chiamata a fronteggiare un ostacolo assai meno agevole di quanto indichi la classifica, visto il buon momento attuale dei romagnoli di Arrigoni, con risultati che l'hanno portati a tiro dalla zona salvezza. Ha molto apprezzato, il tecnico spagnolo, la proposta di allungamento del contratto, arrivata per altro dopo la sconfitta di Firenze. Non intende affrettare i tempi, però il gesto di Baldini e Sabatini gli garantisce ulteriore serenità, indispensabile in un ambiente che all'indomani della partita sospesa a Catania aveva già dimenticato la serie positiva confortata dal bel gioco. Per Totti, un altro record nel mirino, quello di Nordhal per i gol segnati con la stessa maglia, ma il capitano affronta senza frenesia questo ennesimo traguardo, dovrebbero supportarlo gli estri felici di Lamela e Bojan. Ma forse potrebbe esserci Borini, metà riscattata proprio ieri, a Parma andrà Stefano Okaka, accompagnato da un augurio affettuoso per il futuro, alla Roma ha dato molto anche in termini di professionalità. Qualche insidia a Bergamo per la capolista, Colantuono spera che la sua Atalanta non ripeta il terrificante primo tempo regalato alla Lazio, non lesina elogi alla Juve e al suo tecnico, Antonio Conte, che aveva allenato i nerazzurri. Domani la replica del resto dell'alta classifica, con la perla conclusiva della sfida di San Siro, la lanciatissima Inter di Ranieri dovrà guardarsi da una Lazio decisa a ritrovare il suo elevato rendimento esterno, per dimenticare la disavventura di Siena. Possono guadagnare terreno l'Udinese, in casa con il Catania, e soprattutto il Milan: tanti assenti, ma il viaggio a due passi da casa sul sintetico di Novara non fa paura.