Sognava la rivincita contro l'Udinese per la beffa Champions dello scorso maggio (qualificazione persa per differenza reti, una novità per il campionato italiano), è arrivato un pareggio che lascia l'amaro in bocca per tanti motivi.
EdyReja ha deciso così, gli è andata bene a metà visto che, se Klose non avesse fallito un gol per lui abituale sul 2-1, starebbe festeggiando una vittoria fondamentale. Invece, resta un punticino e la sensazione che la Lazio non sappia sfruttare il fattore campo e che all'Olimpico non si riesca a far valere la propria superiorità tecnica anche con avversari modesti. Non stavolta, naturalmente, perchè la squadra di Guidolin ha confermato di essere un avversaria nella lotta per il terzo posto seppure molto fortunata in questo primo scorcio di campionato. Reja comincia con il rimpianto più grande: «Peccato per il gol fallito da Kozak esordisce il tecnico biancoceleste - mancava un centimetro e sarebbe stato il 3-2. E non voglio nemmeno pensare all'errore di Klose che poteva chiudere la partita oppure al tiro di Hernanes parato da Handanovic. Non è arrivato il terzo gol e siamo stati puniti in contropiede. E' facile adesso criticare col senno di poi, sono convinto che dovevamo schierarci in questo modo. Se potessi tornare indietro, rifarei le stesse scelte». L'analisi è puntuale, male nel primo tempo, bene nella ripresa, Reja sintetizza così una partita che poteva finire con qualsiasi risultato così con le squadre che subivano il gol degli avversari quando sembravano avere in pugno la sfida: «Dopo l'intervallo li abbiamo messi là - spiega il tecnico della Lazio - siamo stati pericolosi tante volte ma non è andata bene. Il gol del pareggio? Ha sbagliato Diakitè il fuorigioco e loro sono andati in porta e anche Dias non ha coperto il passaggio». Il bilancio è comunque positivo, Reja vede il bicchiero mezzo pieno: «Per me è un buon punto, l'Udinese ha fisicità e corsa, siamo due realtà di questo campionato. Sono soddisfatto perché la mia squadra ha fatto tutto quello che poteva. Hernanes? Ho scelto Sculli perché volevo impedire a Basta di spingere sulla fascia destra. Il cambio di modulo? Siamo partiti lenti, li abbiamo fatti partire, aggredivamo tardi e così siamo andati in difficoltà, la difesa a tre non c'entra nulla. Rifarei tutto. Un'occasione persa? Abbiamo fatto un errore difensivo e non è arrivata la vittoria. Certo, sul vantaggio dovevano chiuderla in contropiede, è mancato il passo importante ma tutti hanno dato il massimo per vincere. Complimenti ai miei, voglio applaudire Sculli e anche Lulic così come è stata ottima la prova di Ledesma: ripeto sono soddisfatto. Ora spero di recuperare Konko e poter tornare al nostro modulo tradizionale con la difesa a quattro». Ora si torna in campo tra 48 ore contro il Chievo per provare a dimenticare subito il mezzo passo falso contro l'Udinese. Pronti molti cambi perché la Lazio è attesa da un'altra battaglia e servirà tanta corsa per provare a vincere la quarta partita all'Olimpico.Lui. Sal.