Pellegrini, stavolta la crisi è di nervi

La vita di una campionessa non deve essere facile, per niente. Come non deve esserlo la vita di chi le sta accanto. Lo si deduce assistendo alle vicende, sportive ma non solo, di Federica Pellegrini. Reduce dagli Europei in vasca corta di Stettino in Polonia, chiusi con un quarto posto nei 400 stile libero e una rinuncia ai 200, l'olimpionica ha usato il suo blog per sfogarsi, ma soprattutto per attaccare il suo ex allenatore, Federico Bonifacenti, che era succeduto al francese Lucas e l'ha mollata dopo poco più di tre mesi e a due settimane dall'Europeo. Usa toni forti, Federica, che non è certo nota per il carattere docile e pacato: «Odio essere presa in giro - scrive la fuoriclasse su Interner - perchè io sono sempre sincera anche a costo di litigare e discutere. Sono inc… per le sue (di Bonifacenti, ndr) bugie. È inutile che adesso si inventi che io volevo a tutti i costi scendere sempre più spesso a Roma, perché le uniche due settimane che ho passato qui con Claudio (Rossetto, il tecnico che allena nella Capitale Filippo Magnini, fidanzato della Pellegrini, ndr) sono state appunto programmate da Federico e Claudio. Basta dire cavolate!».   Dopo la rottura del rapporto con la Pellegrini, Bonifacenti aveva infatti fatto intendere che Federica volesse troppo spesso spostarsi da Verona a Roma per stare accanto a Magnini. La Pellegrini accusata di scarsa professionalità, apriti cielo: «Sono una - continua Federica - che qualcosa nel nuoto ha fatto e vuole continuare a fare». E per questo pretende di indirizzare il proprio allenatore «sulla strada che può portare sia me che lui alla serenità sia di risultato che di rapporto». Il tecnico, invece, sembra non abbia voluto ascoltare le richieste della nuotatrice, che non voleva allenarsi da sola («avevo bisogno solo di più compagnia almeno negli allenamenti più difficili e Federico era perfettamente al corrente dei miei attacchi di colite e nervosi»), che voleva mantenere un buon lavoro a delfino e che voleva aumentare i lavori di velocità. «Per una volta nella mia vita non mi sento di prendermi la responsabilità di questi quattro minuti agli Europei, mi dispiace ma per una volta: No Grazie!», ha concluso «Fede» nel blog. Come a dire: l'unica colpa del fallimento all'Europeo è di Bonifacenti, e non si discute. E a dar man forte a Federica c'è, inutile dirlo, il fidanzato Filippo Magnini, protagonista con la nuotatrice e l'ex amico (di lui) ed ex fidanzato (di lei) Luca Marin del triangolo più chiacchierato dell'estate. «È offensivo sia per me che per lei - ha detto il pesarese, tornato, almeno lui, da Stettino con un argento nei 200 stile libero - che un allenatore possa pensare che un'atleta come Federica decida di allenarsi col fidanzato e non nelle migliori condizioni. È un'assurdità, Federica voleva una collaborazione con Rossetto per ritrovare la velocità che le serve per vincere i 200 sl. A me e a lei fa piacere allenarci insieme, ma sceglieremo anche la lontananza pur di cercare di far bene alle Olimpiadi». Risultato: da gennaio la Pellegrini lavorerà con Rossetto, ritenuto da lei l'unico tecnico italiano capace di allenarla per vincere i 200 e i 400 sl. Almeno finché non si permetterà di criticarla. Cla. Fag.