Ibra e Boateng non bastano al Milan

Non sempre la partita perfetta finisce zero a zero. È stata una partita perfetta, ed è finita tre a due. Ha vinto la squadra migliore del mondo, il Barça, ma il Milan è stato degnissimo avversario. L'unica nota stonata è rappresentata dall'arbitro, che regala un rigore agli spagnoli. Doppia ingiustizia: per i milanisti, e per i catalani che avrebbero vinto ugualmente. A San Siro il gioco è veloce, la precisione dei passaggi chirurgica. Al primo affondo gli ospiti trovano il vantaggio. Il pallone gira da destra a sinistra: Alcantara appoggia per Messi, l'argentino pennella per Keita che dalla sinistra mette in mezzo dove Van Bommel, nel tentativo estremo di anticipare Xavi, indirizza la palla in rete. La squadra di Allegri sbanda, la tiene in traiettoria il portiere Abbiati che compie un mezzo miracolo su Fabregas. L'orgoglio del Milan è più grande delle stesse difficoltà. Robinho si divora un gol a pochi passi dalla porta dopo un tiro cross di Boateng. Poi San Siro si infiamma: Aquilani apre sulla sinistra per Seedorf, l'olandese controlla e - con un tocco vellutato di esterno destro - serve sulla corsa Ibrahimovic che anticipa Valdes in uscita e mette dentro. Uno a uno. Il Barça soffre i continui cambi di campo dei rossoneri, i mediani milanisti annaspano sulle improvvise accelerazioni degli spagnoli. Fabregas inventa per Messi che calcia a colpo sicuro, la deviazione in extremis di Abate limita i danni: traversa. Guardiola torna alla difesa a quattro arretrando Busquets. È una mossa che paga. Al 29' Aquilani fronteggia Xavi in area di rigore: per l'assistente di area è un intervento irregolare, l'arbitro Stark, lo segue indicando il dischetto. Rigore generoso, eccessivamente generoso. L'arbitro sbaglia due volte ammonendo anche Nesta, e non l'autore del presunto fallo Aquilani che, già ammonito in precedenza, sarebbe dovuto andare sotto la doccia. Messi prende la rincorsa, si ferma, e segna. Tutto da ripetere. Il replay dell'argentino sortisce lo stesso risultato. Milan uno, Barça due. Il Milan sbanda ancora. Ancora una volta c'è Abbiati, bravo a disinnescare la conclusione di Villa. Dall'altra parte Boateng chiama all'intervento Valdes. Nella scala del calcio Messi prova l'acuto con un'azione personale: Abbiati blocca a terra. In chiusura di tempo Thiago Silva sfiora il pareggio con un colpo di testa. Si riparte con Pato al posto di Robinho. Messi prova a sorprendere Abbiati sul primo palo, dopo un assist di Fabregas. Poi il Diavolo piazza il colpo di coda: ha le sembianze di Boateng che aggancia un pallone in area, salta con un dribbling di tacco Abidal, e spara sul primo palo sorprendendo Valdes. I campioni d'Europa non ci stanno: Messi trova lo spazio dove spazio non c'è: la palla passa e arriva tra i piedi di Xavi. Gol. Barça tre, Milan due. Chapeau, questo è calcio.