Bis delle azzurre, l'Italia sogna

Nella2ª giornata della World Cup, le ragazze di Barbolini superano 3-2 la Cina a Hiroshima. Una vittoria che, se vale due punti perché ottenuta al tie break, ha un peso notevolissimo sul morale. Considerate le assenze e le difficoltà che hanno intralciato il cammino di avvicinamento al torneo, l'inizio è da incorniciare. Lo Bianco e compagne stanno facendo di necessità virtù, ritrovando i propri punti di forza. Sotto il profilo tattico si rivede un'eccellente correlazione muro-difesa, un servizio efficace e una buona gestione dell'errore. Il nostro regista e capitano, che può sempre contare sulla grinta delle centrali d'assalt, Gioli e Arrighetti, sta gestendo al meglio la presenza in campo, nell'inconsueto ruolo di opposto (lei che è un martello), di Lucia Bosetti. La squadra ha, poi, individuato in Carolina Costagrande il punto di riferimento in attacco. La schiacciatrice italo-argentina, ieri 29 punti, ha la personalità e la classe per prendersi sulle spalle il peso dell'attacco. Anche mentalmente la squadra sta piacendo, perché mostra compattezza e grinta simili a quelle del 2007: l'anno d'oro in cui questo gruppo vinse tutto. Il match contro le campionesse d'Asia si presenta con un quoziente di difficoltà superiore a quello con il Giappone, ma l'Italia parte benissimo, conquistando il primo set con autorità. Nella seconda frazione le avversarie si portano in parità, non senza soffrire. E se nel terzo parziale le azzurre pagano un black out finale, in quello successivo non si concedono pause, portando il match al quinto. Ed è al tie break che Costagrande compie il suo capolavoro, guidando la squadra ad una rimonta che, sul 4-8, sembrava complicata. L'ace di Lucia Bosetti, accompagnato dall'urlo di tutta la panchina, vale due punti di spessore. «Un successo sofferto - ha detto Barbolini - ma davvero pesante contro una delle squadre che sino alla fine lotterà per la qualificazione». Gli fa eco la Costagrande: «Una vittoria molto importante perché ottenuta superando tante difficoltà. La Cina è una grandissima squadra, ma oggi abbiamo fatto meglio noi».