Bastano venti minuti della ripresa per battere lo Zurigo e restare aggrappati all'Europa.

Decideun fendente di Brocchi deviato da Teixeira nel momento migliore dei biancocelesti dopo un primo tempo inguardabile. Il resto è noia perché la squadra è stanca per i tanti impegni ravvicinati e Cisse, nonostante almeno tre nitide palle-gol per il raddoppio, non rompe il lunghissimo digiuno che dura dal 16 settembre. Anche se il francese è ancora una volta prezioso con l'assist di tacco per la rete decisiva. Ora la Lazio si giocherà tutto il 1° dicembre in Romania dove il pareggio potrebbe non bastare per colpa del 2-2 dell'Olimpico all'andata. Sarà inutile fare calcoli: se la banda di Reja vuole proseguire la strada in Europa, servirà un blitz esterno come quelli che i biancocelesti hanno portato a termine in campionato, altrimenti bisognerà sperare nell'aiuto del modesto Zurigo. Si parte con la Nord che espone uno striscione celebrativo per Rocchi che torna capitano per una notte: «Grazie Tommaso giocatore esemplare, cento volte ci hai fatto esultare». Nei distinti Sud cinquecento tifosi svizzeri che si presentano con fumogeni e botti degni di Fuorigrotta (ma non c'erano controlli severi?). Solo cento secondi per scaldare i guantoni di Marchetti su una conclusione ravvicinata di Chikhaoui, pericoloso già nella gara d'andata. È il biglietto da visita degli ospiti ma la Lazio reagisce subito e con Sculli di testa sfiora il vantaggio. Poca roba perché il pressing dello Zurigo è asfissiante, Ledesma e Cana vanno subito in apnea anche per il modesto movimento sulle fasce. Il 4-4-2 proposto da Reja non funziona, non si punge davanti, si rischia dietro dove Marchetti è sveglio ad arginare le punte svizzere. Ci provano Cana e Lulic da lontano ma Sculli, che ben presto viene spostato a destra, non riesce mai a saltare il suo dirimpettaio. Si arriva così stancamente al 42' quando si accende Klose che si beve Rodriguez e Teixeira ma, al momento del tiro, viene bloccato dal ritorno del difensore argentino. Tutto qui, si chiude il più brutto primo tempo della stagione: Lazio senza idee e spinta sui lati, troppo prevedibile in mezzo e mai pericolosa. Reja capisce gli stenti dei suoi e lascia negli spogliatoi Klose e Lulic, affaticati per inserire Cisse e Brocchi. Si torna al 4-3-3 con Ledesma spostato per emergenza sul centro-sinistra. Adesso è tutta un'altra storia, come d'incanto la Lazio si ritrova e mette alle corde gli avversari grazie ai nuovi entrati. Assist di tacco, per l'ex milanista che azzecca il tiro vincente con la deviazione decisiva di Teixeira: 1-0 e Zurigo che sbanda. Cisse ha tre occasioni per timbrare il cartellino dopo un lungo digiuno ma di destro è sfortunato, di sinistro scellerato da ottima posizione. Ben presto diventa una sfida personale tra l'attaccante francese e la porta avversaria che resta una sconosciuta per Djibril. La Lazio controlla senza soffrire e porta a casa tre punti fondamentali per non mollare con troppo anticipo l'Europa. Gli applausi del pubblico chiudono la serata, adesso c'è il Parma tra solo 48 ore prima di una sosta salutare per recuperare i tanti infortunati e riposarsi dopo un fruttuoso tour de force cominciato con la vittoria nel derby.