di Gianfranco Giubilo Per molti, ma non per tutti, recitavano le pubblicità relative ai prodotti più raffinati.

Nonunanime, infatti, il riconoscimento dei tifosi, secondo i messaggi diffusi dall'etere romana. Del resto, un signore che cita Fiorella Mannoia («Quando hai imparato a sognare non smetti più») facile non si trovi in sintonia con chi predilige «Er piotta» come espressione canora. Subito confermato l'impegno a trattenere De Rossi: anche se, come giustamente sottolineato, uno è il rapporto con Daniele, altro la trattativa con Sergio Berti, sulla quale però le priorità del calciatore dovrebbero avere peso decisivo. Chiarita la diatriba con Totti, più mediatica che reale, una non superficiale lettura dell'intervista a Baldini avrebbe indotto a comprendere come quella del nuovo dg fosse una dimostrazione di affetto, l'auspicio che Francesco giochi altri cinque anni, per il suo bene il consiglio di liberarsi di scorie dannose. Motivato il suo ritorno a Roma dopo esperienze gratificanti come quelle di Madrid e più ancora di Londra, metropoli modello di civile convivenza: «L'uomo ha bisogno di utopie». Da apprezzare i toni pacati con i quali Franco Baldini ha rispedito al mittente le accuse relative al suo distacco dalla Roma. Chiarito subito che se non se ne fosse andato lo avrebbero licenziato entro un mese, spiegato un atteggiamento che tutte le persone di buonsenso avevano interpretato senza alcuna remora. In prima linea accanto a Franco Sensi nelle battaglie contro il Palazzo, ma soprattutto contro la dominante massoneria juventina, non avrebbe mai potuto restare in una società che, con il Presidente purtroppo ormai ai margini, aveva scelto una sterzata decisa, un idillio in boccio con i nemici di sempre. Qualcuno ha dimenticato, nel frattempo, che nelle stanze di Trigoria aveva ottenuto affettuosa accoglienza Alessandro Moggi, con la prospettiva di una poltrona prestigiosa. Altri erano stati i traditori, non un dirigente che gli interessi della Roma aveva sempre tutelato. Del resto, già l'esordio era stato da applauso convinto, la battaglia contro il malcostume dei biglietti omaggio, che lui non concederà mai. Era una mia vecchia battaglia, mi conforta sapere che i ricchi a caccia di una poltrona gratis pagheranno finalmente il giusto.