EURO 2012 Italia stile Cassano

A477 giorni dalla disfatta mondiale contro la Slovacchia, la nazionale azzurra torna a rialzare la testa. Un percorso netto - o quasi - quello compiuto dalla selezione di Cesare Prandelli che ha avuto la capacità di restituire un ruolo di primo livello alla squadra nazionale. Il tecnico di Orzinuovi ha saputo rianimare un movimento che sembrava alla deriva dopo l'esperienza sudafricana targata Marcello Lippi; l'ex allenatore della Fiorentina ha ritemprato parte dei reduci del Sudafrica continuando a credere in Buffon, Pirlo e De Rossi, scommettendo nuovamente su Chiellini, Montolivo, Maggio, Criscito e Pazzini. Ha puntato forte su Cassano esponendosi alla critica, ha avuto la capacità di far crescere - a piccoli passi - Balotelli, ha atteso la piena maturazione di Marchisio e Aquilani. Da quando l'ex tecnico della Fiorentina è arrivato alla guida della nazionale, la squadra ha avuto una costante crescita. La sconfitta iniziale - in amichevole - contro la Costa d'Avorio rappresenta una delle pochissime battute d'arresto di un gruppo che ha saputo seguire con estrema attenzione il suo nuovo condottiero. Prandelli fin qui ha guidato l'Italia in sedici occasioni: dieci vittorie, quattro pareggi e due sole sconfitte arrivate, per giunta, soltanto in gare amichevoli. Ottima partenza nel nostro girone, e sei punti contro Estonia e Far Oer. Poi pareggio d'esperienza in Irlanda, e vittoria a tavolino contro la Serbia dopo la folle notte genovese di Ivan Bogdanov e di un manipolo di scellerati. Poi un altro successo - lo streppo decisivo - ottenuto in Slovenia grazie a Thiago Motta. Quella di Prandelli è stata anche la selezione dei nuovi italiani: da Amauri a Osvaldo, passando per Thiago Motta e Ledesma. L'Italia ha dominato il girone di qualificazione conquistando con due turni di anticipo l'accesso ai prossimi Europei: otto vittorie e due pareggi nelle dieci sfide di qualificazione che hanno fruttato 26 punti. Il gruppo non ha mai speculato sul patrimonio di punti conquistato nelle prime cinque sfide, continuando ad andare alla ricerca di successi. La partecipazione italiana al prossimo torneo continentale non è mai stata messa in discussione. Ieri a Pescara è andata in scena l'ultima partita del girone contro l'Irlanda del Nord. È stata una festa, con Cannavaro (136), Maldini (126), Zoff (112) e Buffon (110)premiati prima del calcio d'inizio dal presidente federale Giancarlo Abete per aver oltrepassato le cento presenze con la maglia azzurra. Un fiume d'applausi per i quattro campionissimi, fischi ingiustificati all'inno irlandese, poi la partita. L'Italia parte in punta di piedi, poi alza il ritmo con il passare dei minuti. Al 18' Chiellini ha l'occasione per sbloccare il risultato, ma lo stopper juventino arriva con un attimo di ritardo sul cross dalla bandierina di Giovinco. Passano tre minuti e gli azzurri trovano il vantaggio. Lancio millimetrico di De Rossi per Cassano, e gol straordinario del talento barese che batte al volo di destro incrociando il tiro. Al 27' Buffon si guadagna la sua buona dose di applausi volando a deviare un insidioso colpo di testa di McGiven. Due minuti più tardi Balzaretti ferma con grande mestiere Little: l'arbitro chiude un occhio, ci sarebbero gli estremi per il calcio di rigore. In avvio di ripresa (8') il raddoppio azzurro, ancora griffato da Antonio Cassano che con un gran destro in diagonale fulmina il portiere avversario. Due a zero e standing ovation per il milanista che lascia il posto a Osvaldo. Prandelli può sorridere: ora dovrà iniziare a lavorare per la fase finale dell'Europeo. Cassano non ha dubbi: «Siamo un bel gruppo, possiamo far bene». Poi l'annuncio che spiazza: «Devo ringraziare per questa "rinascita" Cesare Prandelli perché in un momento di difficoltà mi è stato vicino. Voglio giocare ancora tre anni bene e poi smettere. L'abitudine mi stanca. Voglio godermi la famiglia». Nell'attesa l'obiettivo resta l'Europeo. Per prepararsi al meglio la nazionale ha in programma due amichevoli a novembre contro Polonia e Uruguay. La sfida contro i sudamericani si giocherà a Roma, allo Stadio Olimpico: sarà l'occasione per festeggiare i 150 anni dell'Unità.