Il pessimismo cosmico dei laziali

Lacessione di Zarate ha ridato fiato ai laziali del «sì però». Quelli che criticano tutto e tutti, quelli a cui basta un appiglio minimo per passare al pessimismo cosmico che in confronto Giacomo Leopardi era un ottimista. Eccoli, schierati coi fucili puntati per sparare sul pianista Reja e sulla società aspettando un bel cappottone a San Siro. Alcuni esempi: basta accendere le radio biancocelesti per scoprire ancora una volta tutta la follia di un ambiente passato in qualche ora da un'euforia incontrollata a una tristezza per certi versi malaugurante. «Abbiamo preso Cissè? Sì però è partito Zarate». «È stato acquistato Klose? Sì però ha 33 anni e la squadra è invecchiata». «È arrivato Konko? Sì però è rotto». «Il guerriero Cana a centrocampo? Sì però è lento e poi il tecnico non lo vede come centrale mentre per il diesse Tare può giocare ovunque». «In porta c'è Marchetti? Sì però è fermo da un anno e poi Muslera ha vinto la coppa America». «Reja ci ha riportato in Europa... Sì però ormai ha quasi 66 annni è da pensione». Lotito ha comprato sette giocatori? «Sì però si è messo in tasca i soldi di Zarate e non li ha reinvestiti». «La Primavera di Bollini ha vinto il Tirreno e Sport? Sì però il settore giovanile è allo sbando». Queste le più gettonate e magari sarà pure tutto vero. Sì però almeno stasera tifiamo tutti per la Lazio.