Marco Grassi Che il percorso della 5ª tappa del Tour de France fosse molto nervoso, si sapeva: tra saliscendi, vento e strade strette, il rischio che lo sviluppo della corsa fosse falcidiato dalle cadute era tangibile.

Lasequela di ruzzoloni che hanno coinvolto diversi primattori della Grande Boucle ha quasi messo in ombra la splendida vittoria di Mark Cavendish a Cap Fréhel. A finire sull'asfalto tra gli altri (e per due volte!) Alberto Contador, per esempio; ma lo spagnolo non ha riportato danni. Peggio è andata a Janez Brajkovic, andato giù insieme a Popovych e Gesink (altro uomo di classifica che se l'è cavata con contusioni ed escoriazioni): lo sloveno della RadioShack ha sbattuto la testa (sia santificato il casco), ed ha avuto dei capogiri dopo il colpo. Per questo è stato portato per accertamenti in ospedale, e ha dovuto abbandonare il Tour. Altre cadute: Wiggins, Chavanel e Moncoutié a 105 km dal traguardo; Tom Boonen ai -60, e ci ha messo un bel po' a riprendersi dalla botta (ha comunque terminato la tappa, a quasi un quarto d'ora dai primi). Addirittura grottesca la caduta del danese Nicki Sörensen: agganciato dalla moto di un fotografo che gli ha praticamente tolto la bici da sotto al sedere, il corridore della Saxo Bank è stato sbalzato fuori strada, atterrando fortunatamente sul morbido dell'erba. Alla fine accuse all'organizzazione sono arrivate dall'entourage di Contador: «Alberto era arrabbiato - ha detto il compagno di squadra Tosatto - c'era troppa gente sul percorso, troppe moto». Nel frattempo, la tappa procedeva con una fuga a 4 (Gutiérrez, Valentin, Turgot, Delaplace), poi, negli ultimi 30 km, con un contropiede a due (Voeckler e Roy) annullato in tempo per la volata su una strada che tirava leggermente all'insù. Hushovd l'ha presa lunga, e Gilbert l'ha superato negli ultimi 100 metri. Ma da dietro, come un treno, è sbucato Cavendish in grande rimonta, e ha infilato la sua ruota davanti a tutte le altre: bella vittoria per Mark (la 16ª al Tour) davanti a Gilbert e allo spagnolo Rojas (che dopo il traguardo ha accusato Petacchi di avergli sferrato un pugno nel finale). Hushovd resta in giallo; oggi nella Dinan-Lisieux dovrà impegnarsi per difendere il primato, visto che il finale, con una salitella prima dell'arrivo, sarà ancora più complicato di quello di ieri.