Biaggi padrone nella «sua» Brno

Malissimo.La Fia, dopo aver cambiato in corso d'opera il regolamento sugli scarichi soffiati, dopo aver concesso deroghe per motivi di sicurezza a Red Bull e Renault, sabato ha smentito se stessa scegliendo la peggior soluzione possibile. Indietro tutta: la valvola resta aperta al 20% a 18.000 giri per tutti i team. A nulla sono valse, questa volta, le proteste di Horner e Newey con i commissari di gara. Una tragicommedia che,ancora una volta, dà un brutto colpo alla credibilità di questo sport. Nella confusione di Silverstone la Red Bull domina la prima fila: Webber al palo con 1'30''399, ottava volta in carriera e bis dopo la Spagna, al suo fianco Vettel che, arrivando secondo, per un giorno, ha spento le insensate polemiche inglesi sul suo dito alzato in segno di vittoria (la stampa locale lo ha attaccato definendo il gesto volgare). ìLa pole non è una risposta alla querelle degli scarichi ‘attivi', ma prima era l'avantreno, poi l'ala, adesso un'altra cosa. La Red Bull ha una capacità incredibile di reagire ai cambiamenti” ha sottolineato il poleman. A un decimo dal duo di testa, Alonso e Massa. Il gap minimo fa sorridere la Ferrari per due motivi: il fuoripista saltellante sulla ghiaia in Q1 del pilota di Oviedo non ha compromesso la stabilità della vettura e la Rossa sembrava avere un potenziale superiore, ma l' improvviso scroscio d'acqua non ha permesso a nessuno di migliorare il primo e unico giro veloce in Q3. Massa lo conferma: «Finalmente un buon sabato, con il secondo set di gomme avrei fatto di più purtroppo è arrivata la pioggia». Felicità Alonso: «Le migliori qualifiche della stagione in termini di distacco. Eravamo a un secondo e siamo a un decimo qui a Silverstone che con i curvoni veloci non è adatta a noi per via dell'aerodinamica. Il nostro progresso è frutto dell'impegno della squadra, non delle nuove norme. Adesso contano i punti in palio domani». Prime file appannaggio di due team, poi in ordine sparso. Il GP di Gran Bretagna (partenza oggi ore 14 su Rai1) ha premiato le seconde guide. Ha sfruttato le occasioni giuste per il sesto posto, Paul Di Resta, inglese meno quotato dei connazionali Button, quinto e Hamilton decimo. Per loro poca velocità, scarso bilanciamento e distrazione del team: la McLaren perde il bandolo della matassa in condizioni normali, figuriamoci quando è presa a litigare con la Red Bull per le agevolazioni agli scarichi. Kobayashi, gran bella annata la sua, sale fino all'ottava piazza, davanti avrà la Williams di Maldonado che ha doppiato il compagno di scuderia Barrichello (15°). Mercedes perse chissà dove: Rosberg nono, inguardabile Schumacher eliminato in Q2 con il tredicesimo tempo. Per un motivo o per l'altro sabato hanno sorriso in tanti, oggi sarà uno solo.