«La strada è giusta»

Sulpodio del GP d'Europa i tre sono madidi di sudore e felicità. Il più sorridente, e non è un sorriso di circostanza questa volta, è Fernando Alonso che nel secondo gran premio di casa ottiene un piazzamento frutto molto della sua bravura e un po' meno della scuderia. Una prestazione maiuscola che racconta con umiltà: «Ottimo weekend. E' stato molto interessante per i tifosi e per la battaglia che ho affrontato con Webber. Ottima decisione quella di stare in pista con le gomme morbide due giri in più, la macchina ha tenuto bene. Il secondo posto è il nostro massimo ora come ora». Alonso e il suo ingegnere Stella la pensano allo stesso modo sulle ultime tre corse: «A Montecarlo siamo finiti secondi con una buona prestazione e a Montreal nonostante la buona performance niente punti, qui per una volta è andato tutto bene». La sagoma rossa tra le due Red Bull non è un successo, la voglia di disturbare i mattatori è grande: «Ci stiamo muovendo nella direzione giusta e ci avvicineremo a loro nelle prossime gare» dice Alonso che poi aggiunge: «Nelle prime gare eravamo ad 1.5 secondi dietro, ora siamo a sei o sette decimi, quindi abbiamo dimezzato il divario. Non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto il massimo dalla macchina, ma il primo posto è lontano». All'opposto un problema al secondo pit stop ha tolto a Massa il quarto posto: «Eravamo lì, non siamo entrati prima perché temevamo che le medie non funzionassero come le morbide. Gli otto secondi che ho perso ai box mi hanno impedito di battagliare con Hamilton. Dovevamo finire tutti e due davanti alle McLaren». In realtà il brasiliano non ha fatto bene i conti perché il distacco finale da Hamilton è di 5,5 secondi, la sosta incriminata di 8,6, ovvero 4 in più del normale. Manca un secondo a favore del pilota McLaren. La sintesi della gara è nelle parole del capo della Ges Stefano Dominicali: «Abbiamo spinto come matti». L' impegno del Cavallino, non per una rimonta miracolosa, ma per una figura dignitosa che faccia da trampolino di lancio per il 2012, è fuori discussione. Adesso Silverstone, la classica, il tempio della velocità. D'ora in avanti la Ferrari farà molta fatica.