Roma, parte l'avventura

Un 4-3-3 abbozzatto su un foglietto di carta, quattro giocatori confermati, un altro probabile e sei punti interrogativi da sostituire con i nuovi acquisti. Walter Sabatini, da ieri ufficialmente direttore sportivo romanista, lo sta mostrando ai tanti procuratori che da giorni riceve nel suo ufficio. La Roma americana parte dal lavoro competente e maniacale del dirigente, in partenza domani per l'Argentina da dove tornerà con i primi acquisti in mano. «Sappiamo - ha detto DiBenedetto in un'intervista al sito della Major League americana e al Boston Globe - che una proprietà straniera di un club è un qualcosa di abbastanza unico in Italia e per questo abbiamo scelto i migliori manager disponibili, a cominciare da Walter Sabatini». L'altro sarà Franco Baldini, pronto a tornare a Trigoria, «ma non prima che si concludano le qualificazioni agli Europei» ha precisato ieri Capello. Intanto, grazie all'annuncio di DiBenedetto, Sabatini può finalmente muoversi con un incarico semi-ufficiale, anche se non ha ancora firmato il contratto da ds che entrerà in vigore dal 1° luglio. «Stiamo seguendo giocatori ovunque e siamo ovviamente interessati anche ai prodotti americani - ha aggiunto il futuro presidente giallorosso - non posso chiaramente fare nomi, ma posso dire che vogliamo solo il meglio per la Roma». L'idea di inserire in rosa un giocatore statunitense - si parla di Bradley e Donovan - c'è ma si tratterà di un «ritocco» in chiave marketing. Completato l'iter di vendita all'inizio di giugno, la Roma si rinforzerà con giovanissimi talenti europei e sudamericani. Nella testa di Sabatini la squadra si regge su un modulo ideato per dare spettacolo e cinque conferme: la coppia centrale Juan-Burdisso, De Rossi perno in mediana, Totti centravanti e Vucinic esterno a sinistra. Quest'ultimo deve ancora dare certezze sulla voglia di restare a Trigoria, ma a sentirlo parlare i dubbi si allontanano. «Non è vero - ha detto Vucinic - che ho preso la decisione di andarmene. Né io né il mio procuratore Lucci abbiamo parlato con nessuno. La valutazione la farò dopo aver conosciuto i programmi della nuova proprietà». De Rossi è un passo più avanti: è l'unico attuale romanista che ha avuto un contatto diretto con Sabatini e presto dovrebbe trattare il rinnovo. Se verranno confermati lui e Vucinic serviranno comunque sei titolari nuovi. Il blitz di Sabatini in Argentina durerà lo spazio di pochi giorni. Oltre ad assistere nel weekend alle gare del torneo di Clausura, proverà a chiudere un paio di trattative. Il primo obiettivo è il 17enne centrocampista offensivo Leandro Paredes del Boca Juniors, già bloccato da Sabatini durante un viaggio in Primavera: costa tanto, circa 6 milioni di euro, ma sulle sue immense qualità nessuno ha dubbi. Altri indizi portano al 19enne difensore centrale Leonel Galeano dell'Indipendiente. Potrebbe essere lui il terzo centrale da affiancare a Juan e Burdisso: è comunitario e si prende con 3-4 milioni di euro. Un obiettivo buono per il centrocampo è Guido Pizarro del Lanus. Assai più difficile arrivare alla stella del River, il fantasista Lamela: anche lui ha 19 anni e gli occhi addosso di mezza Europa. La sua valutazione sfiora già i 20 milioni di euro. Sabatini, che attende con ansia la decisione sul secondo extracomunitario tesserabile, ha in programma altri viaggi in Sudamerica tra Brasile e Uruguay. Nel Santos gioca il portiere «pararigori» Rafael che piace parecchio. Occhi sul centrocampista Romolo del Vasco da Gama, ma il brasiliano preferito gioca in Inghilterra: Sandro del Tottenham è il primo obiettivo per rinforzare il reparto a tre previsto nel nuovo schema mentre per l'esterno d'attacco il sogno si chiama sempre Pastore, conteso dalle milanesi e dalle big d'Europa. La chiave per sbloccare un affare ancora in embrione potrebbe essere l'ingaggio di Delio Rossi in panchina: ipotesi al momento «congelata» da Sabatini che inizierà una serie di incontri la prossima settimana. Sarebbero sei i tecnici sui quali sta ragionando insieme a Baldini: tra gli italiani anche Pioli che presto verrà «ascoltato». Aspettando un insperato segnale da Villas Boas, nella lista ci sono sicuramente il suo sfidante nella finale di Europa League Domingos dello Sporting Braga e Deschamps. «Ma non credo lascerà il Marsiglia» ha detto ieri l'agente Migliaccio, lo stesso di Menez che è uno dei tanti in partenza. Insieme a Doni, Julio Sergio, Riise, Pizarro, Simplicio e, forse, Borriello, senza dimenticare Mexes. La Roma è pronta alla rivoluzione.