Il futuro è adesso

La querelle americana con l'imminente passaggio di proprietà del club giallorosso tiene banco in città e rischia di detrarre energie alla Roma: quella vera. Quella che domenica sera all'Olimpico, davanti al suo pubblico, si giocherà molto di questa stagione «maledetta» nello scontro contro la rivale di un tempo, la Juventus dell'ex Del Neri. Succederà in una giornata pazzesca per il campionato nella quale sei delle prime sette squadre (tranne l'Udinese) si incrociano tra loro: a partire da quello che è stato definito «derby-scudetto» in programma sabato sera a San Siro tra le due prime della classe Milan e Inter. Una giornata che molto probabilmente dirà tutto o quasi sulla corsa alle piazze che contano davvero: scudetto e Champions League. Montella cerca quindi di tenere concentrato il suo gruppo, prova a estraniarlo dal chiacchiericcio contagioso che ha già fatto impazzire molti in città e inevitabilmente tolto qualcosa all'attenzione generale sul campionato. Il suo messaggio è chiaro e non si stanca di ripeterlo ai suoi: dobbiamo rimanere con i piedi ben saldi in terra perché mai come in questo momento è vietato sbagliare. È un pensiero comune, perché tra dirigenti, staff tecnico, e squadra tutti sanno quanto siano importanti queste ultime otto partite di campionato. Tutti sanno quanto sarà fondamentale accedere (importa poco da quale porta) alla Champions League del prossimo anno per partire con il piede giusto nella nuova gestione ormai in vista. E in ultimo, ma non per ordine di importanza, a Trigoria si sa perfettamente come in questo momento l'intero gruppo sia sotto la lente d'ingrandimento, quanto sarà decisivo per il futuro di giocatori, tecnici e dirigenti questo ultimo squarcio di campionato. Molte delle selezioni che verranno fatte nei prossimi mesi, saranno figlie proprio di questo momento, nel quale bisogna camminare tutti nella stessa direzione alla ricerca dell'obiettivo comune: che era e resta la Champions League. Così le mille voci che circolano in città, a tutti i livelli, non fanno che intasare i procedimenti mentali di un gruppo che sta comunque cercando di restar fuori dalla mischia. Gli elogi di DiBenedetto ad alcuni elementi dell'attuale Roma, Totti su tutti, sono serviti da monito anche per gli altri. Della serie: vi sto osservando. Ma contro la Juve domenica sera servirà poco, bisognerà invece tirar fuori una prestazione da Roma vera, una partita degna di una squarda che il prossimo anno vuole restare nell'Europa che conta. E sarà solo un primo passo, perché poi il sabato successivo andrà in onda un vero e proprio scontro diretto contro la soropresa Udinese: forse la squarda che tra quelle lì davanti sta attraversando il momento migliore. Serve una risposta da Roma vera quindi: gli americani se l'aspettano, ma soprattutto i tifosi della Roma lo pretendono.