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L'ultima battaglia

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Nellasettimana dei festeggiamenti per il 150° anniversario c'è un'Italia ovale che è salita fin qui a sventolare il tricolore, potenza della vittoria con la Francia di sabato scorso. L'entusiasmo ha moltiplicato le energie egli appassionati dell'Italrugby che hanno scatenato la caccia al volo e al biglietto per l'ultima battaglia a Murrayfield, storico campo della Scozia (oggi, ore 15.30, diretta tv Skysport2 HD, differita La7). gli Highlanders, è bene chiarirlo subito, ce la metteranno tutta per rovinare la festa. La squadra di Robinson ha perso tutti i match finora ma ha giocato un Torneo davvero sfortunato e non c'è niente di peggio che un manipolo di scozzesi con le spalle al muro. Per evitare il cucchiaio di legno daranno il massimo al suono delle cornamuse. Lo sanno bene il ct Mallett e il capitano Parisse, impegnatissimi a gettare acqua sul fuoco della passione azzurra dei neofiti: «Non abbiamo il diritto di essere arroganti - attacca Mallett - anche se la vittoria con la Francia rimarrà nella storia e se, in caso di vittoria oggi, saliremmo al 9° posto del ranking. Non possiamo dimenticare che nel Torneo abbiamo perduto due partite in casa, anche se di misura e dopo due belle prestazioni, e abbiamo preso 59 punti a Londra. Dunque, è bene tenere i piedi piantati a terra e continuare a lavorare». Allineato, come è giusto e naturale, Sergio Parisse: «Dopo i festeggiamenti per la vittoria con i francesi abbiamo studiato ai filmati i nostri errori, non le cose che hanno funzionato. Questo ci ha riportati con la mente all'impegno con la Scozia. Per la prima volta - ha continuato il capitano azzurro - scendiamo in campo contro avversari che hanno più pressione di noi rispetto al risultato. La Scozia è una squadra che non molla mai e in questa situazione moltiplicherà le forze per evitare di chiudere il Sei Nazioni con tutte sconfitte. Abbiamo lavorato sulla rimessa laterale come al solito, ma tenendo conto che è uno dei loro punti di forza. Cercheremo di sfruttare gli spazi che ci lasceranno cercando di assicurare un buon possesso». Nella Scozia un cambio dell'ultima ora: Walker rileva l'estroso Evans all'ala, per il resto tutto è pronto per l'ultima battaglia.

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