Lazio stangata

Poteva andare meglio ma anche peggio. Alla fine, come peraltro era nell'aria, dopo il danno della sconfitta contro la Roma, arriva anche la beffa dell'arbitro Tagliavento sotto forma di maxi squalifica a Radu e Ledesma (l'italo-argentino ha avuto una multa di 5.000 euro). Il fischietto ternano ha calcato la mano nei referti e ha condannato i due rispettivamente a tre e due turni di squalifica. Inoltre, la richiesta della prova tv per la tacchettata di Matuzalem a Totti non ha avuto seguito ma solo per merito del quarto uomo Damato. Prevedibile e di rigore il turno di stop per Lichtstener, diffidato e ammonito alla prima occasione disponibile da Tagliavento (minuto sedici di gioco). Infine per il laser malefico che ha colpito Muslera al momento della punizione di Totti 35.000 euro di multa per il club giallorosso (6.000 alla Lazio per l'esplosione di petardi). Così ha deciso il giudice ma le polemiche restano dopo un derby che, come al solito, ha lasciato spazio ai veleni. Ma andiamo con ordine. Radu è stato fermato tre giornate per aver «al 42° del secondo tempo, a gioco fermo, colpito un calciatore avversario con una testata alla fronte, senza conseguenze lesive, infrazione rilevata da un assistente». Proprio il fatto di non aver creato danni a Simplicio che è rimasto in piedi per un colpo lieve, spinge la Lazio a presentare il ricorso per ottenere almeno lo sconto di un turno e poter far giocare il romeno contro il Parma, il 10 aprile all'Olimpico (salterà di sicuro la sfida di sabato pomeriggio contro il Cesena e quella di Napoli prevista dopo la sosta il 3 aprile). I margini ci sono e l'avvocato Gentile sta già studiando le carte. Niente ricorso invece per Cristian Ledesma che «al 45° del secondo tempo, ha rivolto all'arbitro pesanti insulti». Le ingiurie nei confronti del direttore di gare determinano uno stop di due giornate quindi sembra ci sia poco da fare: per il capitano biancoceleste niente gara del San Paolo. Poi c'è il caso Matuzalem. Nel pomeriggio il solerte procuratore Palazzi aveva segnalato al giudice la scorrettezza del brasiliano di certo censurabile ma aveva dimenticato un colpo a palla lontana di Menez su Ledesma. Il giudice Tosel, dopo aver esaminato le immagini, ha ritenuto che ci siano dubbi sulla reale volontarietà di Matuzalem di colpire il romanista e ha soprasseduto. Tutto questo grazie al quarto uomo Damato come si evince dal referto di Tagliavento «non avendo visto e rilevato nulla, chiedevo, via auricolare - scrive l'arbitro - a Damato cosa fosse successo e lui mi riferiva che Matuzalem, involontariamente, prendeva sul viso Totti con un piede. Per queste motivazioni non sono stati presi provvedimenti disciplinari». E così Tosel non ha squalificato il brasiliano. Poi il capitolo-laser: per fortuna il club biancoceleste ha evitato di presentare ricorso chiedendo la ripetizione della partita. Giusto segnalare l'episodio, meno intestardirsi a presentare un ricorso che avrebbe solo alimentato gli sberleffi avversari. E adesso? C'è bisogno di rimettere insieme i cocci e provare a restare attaccati alla volata finale per un posto in Champions in modo da garantirsi l'ingresso in Europa League. Di certo servirà un'altra Lazio, rispetto a quella del derby, per provare l'assalto a quel quarto posto che garantisce prestigio e milioni.